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Questo articolo è stato pubblicato il 07 gennaio 2011 alle ore 13:52.
Un miliardo di dollari al mese, salvo spese impreviste. È quanto spenderanno quest'anno gli Stati Uniti e gli alleati per sostenere, equipaggiare, armare, stipendiare e soprattutto addestrare le forze di sicurezza afghane. In tutto 270 mila militari e agenti dei quali ben 70 mila arruolati negli ultimi dodici mesi. A indicare lo stanziamento di 11,6 miliardi di dollari (9 miliardi di lira) per il 2011 ha provveduto il generale William Caldwell, alla testa della Nato Training Mission Afghanistan, la struttura militare che gestisce la formazione delle forze di Kabul che entro il 2014 dovrebbero prendere il posto delle truppe alleate nel contrasto agli insorti.
Oltre al personale pesa l'acquisto di armi e mezzi
Se si considerano i 9,5 miliardi di dollari resi disponibili nel 2010 il biennio vedrà gli alleati (e soprattutto Washington) devolvere alle forze afghane 20 miliardi, la stessa cifra spesa complessivamente per le forze locali tra il 2002 e4 il 2007. Un incremento motivato non solo dall'aumento degli organici con i relativi costi in termini di addestramento, mantenimento e retribuzione ma anche dall'acquisto di armi e mezzi che l'anno scorso ha visto entrare nei ranghi 12 mila veicoli 4x4 Ford Ranger, 108 mila pistole Beretta, 74 mila radio portatili e
44 elicotteri Mi 8 e Mi 17 ordinati in Russia. Mezzi ai quali si aggiungono le donazioni di materiali ex sovietici da parte di molti Paesi alleati, per lo più dell'Europa Orientale, che si liberano del surplus ereditato dal Patto di Varsavia. Inoltre sta per diventare operativo il primo nucleo di piloti e tecnici dell'Afghan Army Air Corps, embrione di una forza aerea che gestirà per ora elicotteri e 18 cargo tattici G-222 ex Aeronautica Italiana ammodernati negli Stati Uniti. Nonostante gli sforzi militari e finanziari Kabul lamenta l'assenza di armi pesanti quali carri armati e jet da combattimento. Armi costose, troppo sofisticate per l'attuale livello delle forze afghane e poco utili per combattere i talebani anche se è evidente che l'autonomia militare del governo afghano passa anche attraverso la capacità dio difendere il territorio nazionale da aggressioni esterne, minaccia contro la quale sono necessarie armi convenzionali.