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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2011 alle ore 08:00.
L'ultima modifica è del 19 gennaio 2011 alle ore 09:28.

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One more thing. Ancora una cosa. La platea pensava di aver ascoltato tutto il discorso di Steve Jobs, al Moscone Center di San Francisco, in quel gennaio del 1998. Jobs aveva appena raccontato il suo iMac che ricuciva la storia della Apple con il suo futuro. Ma Jobs aveva ancora una cosa da dire: «Siamo in utile». Un boato di gioia. Dopo essere stata sull'orlo del fallimento, la Apple era risanata. Il sogno aveva già una sua realtà. La Mela delle tecnologie amate da chi "pensa in modo diverso" poteva reinventare il suo avvenire. E da quel giorno lo avrebbe ricostruito con un passo sicuro, macinando successi nei computer, nella musica, nei telefoni e oltre. Il fondatore, cacciato anni prima, era tornato: e aveva fatto la differenza.

Ma la sua biografia sembra condannata a cercare costantemente un nuovo inizio. E dopo aver scritto al suo "team" di essere costretto a prendersi un nuovo periodo di assenza per curare la sua malattia, Jobs lascia che il dubbio attanagli il suo pubblico di consumatori, di collaboratori, di analisti finanziari. Qual è il risultato algebrico – ed economico – dell'assenza di un uomo che fa la differenza? Che cos'è un'azienda che vive nell'attesa di un bollettino medico che, per un forte senso di privacy, Jobs non renderà pubblico?

Il mondo finanziario pretende di essere informato sulla salute di Jobs. Per poter scommettere a ragion veduta sul valore delle azioni Apple. Un sondaggio fatto ieri dal Wall Street Journal rivela che il pubblico è con Steve: non è obbligato a dire come sta. Ma nessuno, comunque, lo lascerà in pace.

È un errore. Il problema non è come sta Jobs. Il problema è come sta la Apple. Un uomo che ha fatto la differenza per l'azienda l'ha resa dipendente dalla sua presenza? Qual è la forza della Apple? C'è qualcosa che va oltre la figura eccezionale del leader? Lev Tolstoj, nell'ultimo capitolo di Guerra e Pace, si chiede se la forza fondamentale che ha guidato le vicende che fanno da sfondo al romanzo sia stata la personalità di Napoleone o il ruolo storico della Francia. Ed è il problema cui dedicare l'ultimo capitolo della prossima analisi finanziaria sulla Apple.

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