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Questo articolo è stato pubblicato il 21 gennaio 2011 alle ore 13:48.
Semaforo verde dal consiglio dei ministri al primo decreto attuativo della riforma universitaria, quello sull'abilitazione scientifica nazionale per i docenti. Ma il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini porta a casa anche l'ok del governo alla nomina dei compomenti del consiglio direttivo dell'Anvur, l'Agenzia di valutazione degli atenei. Nella rosa dei sette nomi c'è anche l'economista della Sapienza Fiorella Kostoris. Gli altri sei commissari sono: l'ordinario di Trasmissione di dati al politecnico di Torino, Sergio Benedetto, l'economista di Pisa Andrea Bonaccorsi, Massimo Castagnaro del consiglio superiore di Sanità, il fisico nucleare Stefano Fantoni, la sociologa Luisa Ribolzi e l'ordinario di genetica medica all'università di Tor Vergata, Giuseppe Novelli.
Cosa farà l'Anvur
La rosa dei nomi sarà ufficiliazzata dal Capo dello Stato, dopo aver ricevuto l'ok delle commissioni parlamentari. Tutti i componenti, compreso presidente e collegio dei revisiori, resteranno in carica quattro anni e non potranno nuovamente essere nominati. Spetterà all'Anvur valutare la qualità degli atenei e degli enti di ricerca. Le rilevazioni prodotte saranno determinanti per distribuire una parte del Fondo di finanziamento ordinario alle Università ed agli enti di ricerca che raggiungeranno i risultati migliori, in modo meritocratico e trasparente. Saranno dunque premiate le università che spendono bene le risorse e che producono più ricerca.
Arriva l'abilitazione nazionale dei docenti
Passando invece all'approvazione del primo decreto attuativo della riforma Gelmini sul reclutamento dei docenti universitari, arriva l'abilitazione nazionale per i professori, con l'obiettivo, spiegano da viale Trastevere, di «porre fine ai concorsi truccati». L'abilitazione scientifica nazionale diventa la condizione per l'accesso all'associazione e all'ordinariato attribuita da una commissione nazionale sulla base di specifici parametri di qualità. I posti saranno poi attribuiti a seguito di procedure pubbliche di selezione bandite dalle singole università, cui potranno accedere solo gli abilitati.