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Questo articolo è stato pubblicato il 24 gennaio 2011 alle ore 15:56.
Roberto Calderoli presenterà un nuovo testo sul federalismo municipale. La notizia arriva dal vicepresidente vicario dell'Anci, Osvaldo Napoli, al termine di un incontro, al ministero dell'Economia (assente Tremonti), tra il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli e i rappresentanti dell'Anci, l'Associazione nazionale comuni italiani, che la settimana scorsa avevano bocciato il decreto sul nuovo fisco dei comuni. «È stato un incontro molto utile - ha detto Napoli - soprattutto perchè il ministro Calderoli ci ha ascoltato con attenzione e al termine ha annunciato alla nostra delegazione che presenterà un nuovo decreto legislativo sul federalismo municipale». L'Anci valuterà le aperture del governo mercoledì 26 gennaio nell'ufficio di presidenza appositamente convocato da Sergio Chiamparino, oggi assente all'incontro con Calderoli.
Il nuovo decreto entro pochi giorni
Napoli, accompagnato dal direttore generale dell'Anci Angelo Rughetti, ha parlato di «clima positivo» e ha riferito che sono state affrontate tutte le questioni sollevate dai comuni: dallo sblocco delle addizionali Irpef fin dal 2011, al Fondo perequativo, alle imposte immobiliari, all'aliquota Imu, alla tassa di soggiorno e la cedolare secca. «Abbiamo approfondito tutto», ha detto ancora Napoli, che ha aggiunto: «siamo stati ascoltati con attenzione e ora aspettiamo il nuovo testo», che dovrebbe arrivare entro pochi giorni. Poi bisognerà vedere se quanto «verrà scritto nel nuovo testo può essere accolto».
La Loggia: daremo il parere sul nuovo testo il 2 febbraio
A slittare intanto è il parere che deve dare la commissione bicamerale sul Federalismo al nuovo decreto sul fisco municipale. Il presidente della commissione Enrico La Loggia ha annunciato che domani 25 gennaio sarà aggiornato il calendario della Bicamerale e che il parere sarà dato il 2 febbraio. «Sono convinto e ottimista che il nuovo testo concertato tra governo ed Anci - ha affermato La Loggia - possa essere migliore e soprattutto che le richieste dei comuni possano essere prese seriamente in considerazione».