Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 24 gennaio 2011 alle ore 18:48.
Fra le persone ferite nell'attentato di oggi all'aeroporto Domodedovo di Mosca c'è anche un italiano. Si tratta del 61enne Rosario Romano. Secondo quanto riferisce l'Ansa, l'uomo risulta in buone condizioni e di buon umore. Il nuovo ambasciatore Antonio Zanardi Landi si è recato personalmente in ospedale per far visita a Romano, che ora verrà sottoposto ai normali controlli per accertare che non vi siano danni asintomatici. La sua famiglia, che non risiede nè in Italia nè in Russia ma in un altro Paese europeo, è già stata avvisata.
MOSCA - Un attacco suicida nel cuore dei trasporti di Mosca, nell'aeroporto Domodedovo, ha riaperto in Russia la ferita mai cicatrizzata del terrorismo. Con sette chili di tritolo addosso un terrorista è riuscito ad arrivare fin davanti alle porte degli arrivi internazionali dello scalo che si trova a sud della capitale, il più grande e trafficato della metropoli. L'esplosione ha ucciso, secondo l'ultimo bilancio, 35 persone che aspettavano i passeggeri e ne ha ferite 130, di cui almeno venti in modo grave. Tra i feriti ci sarebbero due stranieri, tra i quali una nota attrice slovacca.
Decine di ambulanze hanno raggiunto l'aeroporto e negli ospedali stanno giungendo i primi feriti, senza documenti. Le autorità russe non sono ancora in grado di fornire i nomi né le nazionalità delle vittime. Dalle prime informazioni frammentarie, raccolte attraverso i testimoni, sembra che fra i morti ci sia anche un cittadino tedesco. Al momento della strage nello scalo erano appena atterrati voli da Dusseldorf, Vienna, Urgada. I testimoni hanno parlato di uno scoppio improvviso, accanto al caffè Asia, hanno visto i corpi cadere a terra, insanguinati. In alcuni casi si sono salvati solo per qualche metro: "Uno scudo umano mi ha protetto" ha raccontato Serghei, ancora sotto shock. «C'era folla – ha continuato – anche io ero lì per prendere un passeggero. L'esplosione è avvenuta più o meno tre file di persone davanti a me. I corpi dei sopravvissuti erano ricoperti di sangue e resti umani, uno spettacolo spaventoso». Un video ripreso all'interno dello scalo – messo su YouTube e subito diffuso da tutti i siti - ha documentato i momenti immediatamente successivi alla strage: il fumo spesso invade la sala arrivi, si vedono corpi sul pavimento, uno sopra l'altro.