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Questo articolo è stato pubblicato il 24 gennaio 2011 alle ore 12:54.
Popolazione italiana in crescita nell'ultimo anno. Abbiamo superato i 60 milioni e 600mila residenti al 1° gennaio 2011, con un tasso d'incremento del 4,3 per mille. E la vita media ha compiuto ulteriori progressi: 79,1 anni per gli uomini, 84,3 anni per le donne con, rispettivamente, un guadagno di tre e due decimi di anno sul 2009. Sono invece 4 milioni e 563mila gli immigrati residenti. Il 7,5% del totale, in aumento di 328mila unità rispetto allo scorso anno. Lo rivela l'Istat, che ha diffuso i dati sulle stime anticipate dei principali indicatori demografici relativi all'anno 2010, con dettaglio nazionale, regionale e provinciale. I residenti italiani ammontanto a 56 milioni 38mila, con una riduzione di circa 67mila unità (-1,2 per mille) sullo scorso anno. Il che significa che l'aumento della popolazione italiana nel 2010 è stato possibile grazie agli immigrati.
I romeni sono quasi un milione
La comunità straniera più rappresentata con circa un milione di presenze è quella romena, cui seguono l'albanese (491mila) e la marocchina (457mila). Tra i Paesi asiatici la prima comunità è la cinese, con 201mila residenti; dell'Africa sub-sahariana i più rappresentati sono i senegalesi con 77mila presenze, mentre tra gli Stati americani primeggia la comunità peruviana (95mila).
Nascono sempre meno bambini
Tornando invece ai dati italiani, spicca come rispetto all'anno precedente risultino in calo tanto le nascite quanto i decessi. Ma le prime in misura maggiore dei secondi. I nati nel 2010 sono stati 557mila (da cui deriva un tasso di natalità pari al 9,2 per mille residenti), 12.200 in meno rispetto al 2009. Per rilevare un numero di nascite inferiore a quello del 2010 - spiegano dall'Istat - occorre tornare al 2005, anno in cui se ne rilevarono 554mila. La riduzione delle nascite rispetto al 2009 (-2,1%) risulta generalizzata su scala territoriale, tranne che per Molise (+2,3%), Abruzzo (+1,5%), provincia autonoma di Bolzano (+0,6%) e Lazio (+0,1 per cento). Anche la fecondità delle donne è in calo (1,4 figli per donna) e sembra essersi conclusa la fase di recupero cui si era assistito per ampia parte dello scorso decennio. In questo contesto diventa sempre più importante il contributo alla natalità delle straniere: l'Istat stima che nel 2010 oltre 104mila nascite (18,8% del totale) siano attribuibili a madri non italiane (erano 35mila nel 2000 e 103mila nel 2009), di cui il 4,8 per cento con partner italiano e il restante 14 straniero.