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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2011 alle ore 21:31.
Scontro in diretta su Raidue tra Michele Santoro, conduttore di Annozero che stasera torna sul caso Ruby, e il direttore generale Mauro Masi. Dopo l'anteprima, in cui sono stati proposti stralci delle intercettazioni sulle feste di Arcore, Masi ha telefonato in trasmissione dissociarsi dall'impostazione della puntata. «Mi debbo dissociare e si dissocia l'azienda, nella maniera più chiara, dal tipo di trasmissione che sta impostando - ha detto Masi - che è come quella impostata la settimana scorsa, perché ad avviso mio e dei miei legali viola il codice di autoregoalamentazione sulla trasmissione delle vicende giudiziarie» in tv.
Masi spiega in una nota: «Devo difendere l'azienda»
Dopo l'intervento, con una nota Masi ha spiegato la sua scelta di telefonare in trasmissione: «Non potevo fare altrimenti - ha commentato il direttore generale della Rai - perché avevo il dovere di difendere l'azienda dalle possibili conseguenze derivanti dalla violazione di quanto previsto dal Codice di autoregolamentazione. Negli ultimi mesi, e soprattutto negli ultimi giorni, ho più volte richiamato i responsabili editoriali al rigoroso rispetto di queste norme, peraltro richiamate qualche giorno fa dallo stesso presidente della Repubblica. Ancora stasera, dopo aver preso visione della scaletta della trasmissione, avevo ribadito per iscritto al conduttore di "Annozero" la preoccupazione per un taglio del programma che metteva al rischio l'azienda da nuove sanzioni, anche economiche. È arrivato il momento in cui ognuno deve assumersi le proprie responsabilità ed io mi sono assunto le mie, ripeto, a tutela dell'azienda e dei cittadini telespettatori».
Secondo le norme del Codice al quale la Rai ha aderito insieme con le altre emittenti nazionali, la Federazione nazionale della stampa e l'Ordine nazionale dei giornalisti, le trasmissioni televisive che si occupano di vicende giudiziarie in corso devono rispettare i principi costituzionali e legislativi in tema di pluralismo, garanzia del contraddittorio, confronto tra tesi accusatorie e quelle difensive distinguendo tra la fase indagini preliminari e quella del giudizio.