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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2011 alle ore 19:01.
Parigi. Chi abita a Parigi ovviamente non se ne rende conto. E neppure se ne rendono conto i 30 milioni di turisti che ogni anno visitano la capitale francese. Ma per gli undici milioni di persone della cosiddetta Grande Parigi, e cioè la densa cintura che la circonda, la vita è spesso un inferno. Il tempo medio per andare e tornare ogni giorno da casa al posto di lavoro è di un'ora e mezza. E nelle fasce orarie di picco del traffico la lunghezza complessiva delle code raggiunge quotidianamente i 200 chilometri.
Ma tra qualche anno questo scenario da incubo dovrebbe cambiare radicalmente. Dopo anni di progetti, discussioni e polemiche è stato infatti raggiunto l'accordo per la costruzione del Grand Paris Express, una metropolitana automatica che a partire dal 2025 (ma alcuni tratti apriranno già nel 2017) collegherà tutti i centri della cintura urbana, con una stazione ogni 500 metri. I treni viaggeranno ininterrottamente sette giorni su sette e 24 ore su 24, per trasportare ogni giorno circa 2,5 milioni di passeggeri. L'investimento, il maggiore degli ultimi vent'anni nelle grandi infrastrutture di trasporto, è colossale: 32,4 miliardi di euro. Undici li metteranno gli enti locali, 10 lo stato, 7 arriveranno dal "grande prestito" deciso da Nicolas Sarkozy alla fine del 2008 e il resto dall'inasprimento fiscale per le imprese e i proprietari immobiliari che si trovano a ridosso della nuova linea e che quindi avranno degli oggettivi vantaggi.
Il programma prevede anche la realizzazione di collegamenti più rapidi con i due aeroporti parigini. Grazie al prolungamento della linea 14 della metropolitana (l'ultima a essere realizzata e la prima automatica) Orly sarà raggiungibile in 35 minuti dalla stazione di Saint Lazare, mentre una estensione del Grand Paris Express consentirà di arrivare dal centro città a Roissy in 25 minuti.