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Questo articolo è stato pubblicato il 28 gennaio 2011 alle ore 16:02.
La procura di Roma è intenzionata a procedere all'archiviazione dell'inchiesta sulla casa di Montecarlo. Il «contenuto» degli atti trasmessi dal governo di Santa Lucia, su cui ieri è intervenuto al Senato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, «appare infatti del tutto irrilevante circa il "thema decidendum" - scrive la procura di Roma in un documento depositato presso il giudice per le indagini preliminari -, giacché la richiesta di archiviazione formulata da questo ufficio è fondata, quale che sia il reale acquirente dell'immobile, sulla mancanza di elementi costitutivi dell'ipotizzato reato di truffa».
L'intervento al Senato del ministro degli Esteri
Intervenendo ieri al Senato Frattini aveva sottolineato l'autenticità dei documenti arrivati da Santa Lucia e pubblicati nei mesi scorsi da alcuni organi di stampa, che attestavano come il cognato di Fini, Giancarlo Tulliani, fosse il «beneficial owner» (proprietario beneficiario), delle due società off-shore Printemps e Timara Ltd con sede legale nell'isola caraibica e intestatarie dell'immobile monegasco. Il ministro degli Esteri ha confermato cioè che quei documenti erano autentici in base a quanto affermato nella missiva dallo stesso primo ministro di Santa Lucia. Precisazioni che sono state subito trasmesse ai magistrati romani ai quali erano giù pervenute, a suo tempo, le carte delle autorità dell'isola sulla proprietà delle due off-shore. I pm, però, che indagano per truffa dopo una denuncia presentata da due esponenti della Destra di Francesco Storace, le hanno considerate comunque irrilevanti.
I pm chiedono l'archiviazione
Nell'ottobre scorso, i magistrati che indagavano sulla vicenda hanno chiesto l'archiviazione dell'inchiesta, che vede indagati per truffa il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e l'ex tesoriere di An, il senatore Francesco Pontone, per «l'insussistenza di azioni fraudolente, giacché nessun artifizio o raggiro si rilevava» nella vendita. Sulla questione del prezzo i pm si erano però dichiarati non competenti, rinviando nel caso alla giustizia civile. La settimana prossima, comunque, sarà il giudice per le indagini preliminari a decidere sulla richiesta di archiviazione.