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Questo articolo è stato pubblicato il 29 gennaio 2011 alle ore 18:24.
Sono «sereno e determinato, continuiamo a governare» con una «squadra di governo capace e appassionata». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con una assemblea dell'Alleanza di centro a Cassino.
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«Oltre al muro dell'opposizione abbiamo trovato un altro muro sulla strada della governabilità: il muro di quei politici di professione (Casini-Fini-Rutelli, ndr) che si sono messi insieme ma rappresentano una mentalità che non è in grado di governare e che ha portato nel passato alla crisi dello Stato», ha aggiunto il premier rivolto alla platea del mini-partito guidato dall'ex giornalista del Tg1 Francesco Pionati. «Chi vuole elezioni - ha aggiunto Berlusconi - pensa non ad una nuova legislatura con governo compatto e unito, ma pensa solo ai propri interessi». Infine una stoccata agli ex alleati dei tempi del Polo delle libertà. «Senza i finiani e Casini siamo più uniti e determinati che mai. L'addio di Fini è diventata una risorsa e l'occasione per dare una risposta al paese perché prima erano al governo per sabotare».
Berlusconi non ha risparmiato strali all'opposizione di sinistra, «capace - a suo dire - solo di innalzare muri contro le riforme» e i cambiamenti necessari al paese. Il capo del governo ha ricordato gli «agguati della sinistra», che però la maggioranza e il governo sono «riusciti a sventare: andiamo avanti a governare in mezzo alle difficoltà. Abbiamo di fronte il muro innalzato dall'opposizione che dice di no a tutto ciò che noi proponiamo», ma «non è in grado di presentare una sola proposta per risolvere i problemi del paese. L'opposizione è solo capace di opporsi alle riforme coraggiose del governo».
Il Pdl raccoglie firme
«Non credo che faremo una manifestazione il 13 febbraio, perché stiamo verificando che la presenza capillare sul territorio è la cosa più importante»: a dirlo è il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Non ci sarà, dunque, alcuna manifestazione del Pdl il 13 febbraio, nè a Milano nè in altre regioni d'Italia. Il ministro così ha risposto alle domande dei cronisti a Milano prima di firmare il suo sostegno al governo in gazebo del Pdl. Il Pdl preferisce dunque allestire dei gazebo in tutta Italia per raccogliere firme pro governo. «Sottoscrivere la fiducia al presidente - ha proseguito - è più importante di rinchiudersi nei teatri o qualsiasi piazza».