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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2011 alle ore 10:41.
Il salario accessorio dei dipendenti pubblici non sarà toccato. Lo ha detto - secondo quanto si apprende - il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta ai sindacati nel corso dell'incontro a palazzo Chigi sui premi di poduttività nella pubblica amministrazione, che dovrebbero partire quest'anno. «Abbiamo regolato - ha detto il ministro - la fase di transizione per flessibilizzare gli effetti del blocco della contrattazione nazionale fino al 2013 senza mettere in discussione un nuovo modello contrattuale e la riforma del pubblico impiego. Vogliamo valorizzare tanto l'uno e l'altra tenendo conto del blocco».
Camusso: si parli anche di precari e rsu
Secca la replica del segretario generale della Cgil Susanna Camusso: «Siamo pronti a una discussione che tenga conto di tutto, anche dell'emergenza precari e della necessità di procedere con urgenza alle elezioni delle Rsu, altrimenti la Cgil non é interessata». L'intesa presentata dal ministro Brunetta, secondo Camusso, non é frutto di un confronto. «L'accordo é già pronto - secondo Camusso - non é risultato di un confronto e parte dalla riforma del modello contrattuale che la Cgil non ha firmato».
Per il Governo, oltre a Brunetta, erano presenti all'incontro il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. Per i sindacati erano presenti tra gli altri i segretari generali di Cgil, e Cisl, Susanna Camusso e Raffaele Bonanni, e il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani.
Accordo separato
Il Governo ha presentato un'ipotesi di accordo sui premi di produttività per i dipendenti del pubblico impiego. Nel merito, spiegano da palazzo Vidoni, l'accordo tocca due temi fondamentali quali i premi individuali (che la riforma Brunetta prevede in base a fasce di merito) e il sistema delle relazioni sindacali. Al fine di non pregiudicare le attuali retribuzioni dei dipendenti pubblici si è stabilito che i premi previsti dalla riforma Brunetta possano essere finanziati solo con le risorse derivanti da risparmi di gestione, secondo quanto previsto comma 17 dell'art. 61 del decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 133/2008 (il cosiddetto "dividendo dell'efficienza"). Quanto alle relazioni sindacali, l'accordo prevede una direttiva all'Aran per trattare un contratto collettivo quadro che tenga conto dell'intera cornice normativa vigente in materia ai fini dell'applicazione del decreto legislativo n. 150/2009.