Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 08 febbraio 2011 alle ore 12:12.
Arriverà domani sul tavolo del Gip Cristina di Censo la richiesta della procura di Milano di processo con rito immediato per Silvio Berlusconi nell'ambito del cosiddetto Caso Ruby. La conferma arriva dal procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, che ha spiegato che i magistrati titolari dell'inchiesta stanno mettendo a punto il provvedimento proprio in queste ore. Proprio per questo, ha chiarito il procuratore capo di Milano, «oggi ci sarà una riunione conclusiva sugli aspetti procedurali». Un aspetto decisivo per il destino dell'inchiesta che vede il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, indagato per presunta concussione e prostituzione minorile.
I magistrati che indagano sul cosiddetto Caso Ruby dovranno sciogliere l'ultimo nodo, quello relativo alla strategia procedurale da seguire: l'ipotesi più accrediata, secondo quanto si apprende in ambienti giudiziari milanesi, è quella di chiedere il giudizio immediato per il reato di concussione in relazione alla telefonata fatta da Berlusconi alla Questura di Milano lo scorso 27 maggio per far affidare l'allora minorenne Karima El Mahroug, conosciuta come Ruby, alla consigliera regionale del Pdl, Nicole Minetti, anch'essa iscritta nel registro degli indagati aperto dalla Procura di Milano per le ipotesi di induzione e favoreggiamento della prostituzione e della prostituzione minorile.
Per l'altro reato contestato al premier, quello di prostituzione minorile, si profilerebbe invece la citazione diretta in giudizio. Se così fosse, l'inchiesta si sdoppierebbe per poi riunirsi in fase dibattimentale. Tutti interrogativi e ipotesi che il pool di magistrati titolari dell'inchiesta (i procuratori aggiunti Pietro Forno e Ilda Boccassini insieme al pm, Antonio Sangermano) stanno valutando in queste ore, soppesando pro e contro di ogni mossa, per arrivare a una decisione definitiva entro stasera.