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Questo articolo è stato pubblicato il 08 febbraio 2011 alle ore 22:50.
Il governo studia un maxiemendamento al decreto Milleproroghe. Non è ancora noto se la proposta arriverà già nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Palazzo Madama o nel corso dell'esame dell'aula che parte da giovedì prossimo. Tra le proposte che sarebbero incluse nel maximendamento al milleproroghe ci sarebbero quelle dello stesso esecutivo (ad esempio la proroga degli sfratti) e novità su Università ed Enti locali. Possibile, poi, il ricorso alla fiducia in aula, per passare poi a Montecitorio un testo assolutamente blindato, visto che per la conversione in legge c'è tempo solo fino a fine febbraio.
L'Abc del decreto Milleproroghe dagli appalti al Wi-fi (di Claudio Tucci e Marco Mobili)
Accantonati gli emendamenti sulla Consob
Intanto sono stati accantonati gli emendamenti al milleproroghe che riguardano la Consob. Lo scopo è quello di consentire ulteriori approfondimenti visto che, tra l'altro, è in atto una protesta sindacale proprio contro il merito delle proposte presentate. Tra gli emendamenti che riguardano la Consob, la proposta presentata da Giuseppe Esposito (Pdl) che prevede una «progressiva concentrazione» delle attività della Consob a Milano e la riorganizzazione del personale. L'emendamento ha portato la Fisac Cgil, la Uilca e la Falbi, a proclamare uno sciopero dei dipendenti della Consob per giovedì 10 febbraio.
Proroga al 2014 del termine entro il quale le fondazioni bancarie devono scendere sotto il tetto dello 0,5% nelle banche popolari
È oggi il via libera delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato all'emendamento di Cinzia Bonfrisco e Paolo Tancredi (Pdl) che proroga fino al 2014 il termine entro il quale le Fondazioni bancarie (che detenevano partecipazioni al 2009 per effetto di fusioni) devono scendere sotto il tetto dello 0,5% nelle banche popolari. Il testo del milleproroghe in realtà conteneva già una proroga: il termine, scaduto il 31 dicembre 2010, era già stato prorogato al 31 dicembre 2011.
Manifestazione contro lo slittamento del pagamento delle multe per le quote latte
«Gli allevatori corretti trovano nella Lega il loro avversario e al Carroccio diciamo basta con i furbetti del latte». Anche il leader dell'Api, Francesco Rutelli, ha partecipato davanti all'ingresso principale di Palazzo Madama a una manifestazione di protesta organizzata dal suo partito contro l'emendamento presentato dalla Lega nord al decreto milleproroghe, che sposta il pagamento delle multe dal 31 dicembre 2010 al 30 giugno 2011. Con lui anche Franco Bruno, Riccardo Milana e Giacinto Russo.