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Questo articolo è stato pubblicato il 11 febbraio 2011 alle ore 16:13.
Il direttore del Foglio, Giuliano Ferrara, ha chiamato a raccolta i simpatizzanti del suo quotidiano, i cosiddetti "foglianti", e chiunque altro voglia aderire alla manifestazione "In mutande da vivi. Contro la repubblica delle virtù", in programma domattina alle 10.30 al teatro Dal Verme di Milano. Il riferimento alla biancheria intima che appare nella convocazione è dovuto a un articolo sul Foglio del 28 gennaio, in cui Ferrara dopo aver affermato "Caro presidente, siamo felici di aver potuto riparlare di politica con lei, e che politica", scriveva: "Noi suoi amici non particolarmente servili, non troppo fanatici, non eccessivamente faziosi, e amici definitivi comunque vadano le cose, siamo rimasti in mutande.
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Con la storia di Casoria e vicinanze lei ci ha messo i bermuda o mutandoni. Poi altre storie ci hanno fatto indossare i pantaloncini corti. E dopo gli hot pants, eccoci qui in mutandine di pizzo". Mutande che, nel titolo dell'articolo, diventavano più vezzosamente di chiffon. Da allora, nel corso dei giorni successivi Ferrara è andato ripetutamente all'attacco di quello che chiama "neopuritanesimo ipocrita" dei "bardi delle intercettazioni e della magistratura militante", e definisce come "giacobinismo", oppure come "moralismo dei ricchi veri, cioè l'azionismo, ma quello di oggi, quello senza alcuna gloria e solo con molto pennacchio, quello dei finti perseguitati, quello degli scrittori billionaires che dicono di andare a letto tardi, sì, ‘ma solo perché leggo Kant'". Così, tra la citazione di un sonetto di Shakespeare e una di Ralph Waldo Emerson, il direttore del Foglio ha ingaggiato un gran incrociare di spade cartacee con il direttore di Repubblica, Ezio Mauro. E mentre Vincino disseminava le pagine del Foglio di disegni di mutande di ogni foggia e di festanti Ferrara ignudi, l'Elefantino, dopo aver durissimamente criticato la manifestazione antiberlusconiana di sabato scorso al Palasharp di Milano, ha forgiato una delle periodiche manifestazioni indette dalle colonne del Foglio. All'invito per domattina al Dal Verme hanno aderito molti lettori, i cui messaggi, via lettera, via mail, via Facebook e via Twitter sono quotidianamente raccolti nel paginone centrale del Foglio.