Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 11 febbraio 2011 alle ore 17:42.
Le dimissioni del presidente presidente egiziano Hosni Mubarak arrivano dopo quasi 30 anni in carica. Nato nel 1928 a Kafru I-Musilha Mubarack fu fra i maggiori fautori, all'interno del mondo arabo, di una riconciliazione con l'Occidente e di una risoluzione di pace con Israele. Considerato tra i più stretti alleati di Washington è stato da sempre uno fra i più tenaci mediatori tra palestinesi e israeliani.
Mubarak nasce in una famiglia dell'alta borghesia, che lo indirizza verso la carriera militare. Frequenta l'Accademia militare nazionale e l'Accademia aeronautica e poi, in Unione Sovietica, l'Accademia di Stato maggiore. All'età di 22 anni si arruola nell'aeronautica dove rimarrà per altri 22 anni, periodo in cui avrà modo di intraprendere la carriera che gli permetterà di arrivare ai vertici delle gerarchie delle forze armate. Diviene, infatti, capo di stato maggiore dell'aeronautica nel 1969 e comandante in capo nel 1972.
Durante gli anni della presidenza di Anwar Sadat ricopre incarichi militari e politici: oltre ad essere il più stretto consigliere dello stesso presidente egiziano, viene nominato vice ministro della Guerra e, nel 1975, vicepresidente.
Il 14 ottobre 1981, una settimana dopo l'omicidio di Sadat, viene eletto presidente dell'Egitto. Successivamente vince tre elezioni senza alcuna opposizione fino al quarto scrutinio quando è costretto - su pressione degli Stati Uniti - a riformare il sistema per permettere ai candidati rivali di scendere in lizza. Per tutti i suoi quasi 30 anni al potere ha tenuto il Paese sotto lo Stato d'emergenza, sostenendo la necessità del provvedimento per fronteggiare il terrorismo islamico. Mubarak è sfuggito a quasi sei tentativi di attentato.