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Questo articolo è stato pubblicato il 12 febbraio 2011 alle ore 13:20.
Sono stati circa 5.000 i manifestanti che hanno risposto all'appello dall'opposizione algerina e sono scesi in piazza Primo Maggio ad Algeri, luogo di appuntamento della grande manifestazione per cambiare il sistema. Quella di oggi é stata definita come la giornata della svolta proprio in onore di quella avvenuta ieri in Egitto con le dimissioni del presidente Hosni Muabarak dopo 18 giorni di proteste.
Dopo i primi scontri la folla è stata allontanata
La polizia, (30mila agenti che sono schierati nel centro della città con mezzi blindati e anti-sommossa), ha iniziato a caricare con violenza con i lacrimogeni i manifestanti per tentare di disperdere la folla. Alcuni giovani che sono stati colpiti con i manganelli di legno e sono rimasti feriti ma alla fine le forze dell'ordine sono riuscite a disperdere i manifestanti. Secondo l'edizione online del quotidiano algerino el Watan il Coordinamento per il cambiamento prevede di riunirsi domani presso il comitato dei sindacati per fare il bilancio dell'azione odierna. El Watan rende anche noto che polizia ha proceduto anche a una settantina di arresti ad Orano e ad una trentina ad Annaba, dove si sono tenute altre manifestazioni di protesta.
Said Sadi, leader del partito d'opposizione (RCD) ha riferito che almeno 1500 persone sono state fermate dalle forze di sicurezza : «buona parte delle persone sono state però rilasciate qualche ora dopo» mentre «altri sono stati accusati di gravi resti come la detenzione illegale di armi». Tra le persone fermate anche 450 donne che da stamattina erano in piazza e gridavano «Bouteflika vattene!» e «Vogliamo verità e giustizia!».
Manifestazioni anche in altre città
Altri cortei si sono svolti oggi non soltanto ad Algeri ma anche a Bejaia, Orano, Annaba e Boumerdes. Almeno quindici persone sono state fermate ad Annaba (est) dove militanti dei diritti umani, avvocati e studenti hanno risposto all'appello del Movimento della gioventù indipendente per il cambiamento. Decine gli arresti anche ad Orano mentre a Boumerdes, in Cabilia, le forze di sicurezza hanno impedito a centinaia di studenti di manifestare.