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Questo articolo è stato pubblicato il 16 febbraio 2011 alle ore 07:46.
Sarebbero, dunque, evidenti le prove che accusano il premier Silvio Berlusconi di aver abusato della sua qualità di presidente del Consiglio per far rilasciare una minorenne marocchina fermata dalla polizia dopo il furto di un bracciale da tremila euro. E ce ne sarebbero di altrettanto evidenti ad accusare lo stesso Berlusconi di indebite pressioni su tre funzionari di polizia per coprire un reato precedente: i rapporti sessuali con la diciassettenne Ruby-Karima El Mahroug, che sarebbero avvenuti nella sua villa di Arcore dietro pagamento di un compenso.
Berlusconi: non sono preoccupato, finiremo la legislatura (di Celestina Dominelli)
Prima udienza fissata per mercoledì 6 aprile
Dopo sei giorni spesi sugli atti trasmessi dalla procura, il giudice per le indagini preliminari Cristina Di Censo ha dunque stabilito che esistono indizi sufficienti per portare il presidente del Consiglio sul banco degli imputati, con rito immediato, per i reati di concussione e di prostituzione minorile. Prove di accusa, naturalmente, perché sulla colpevolezza o meno del presidente del Consiglio saranno i giudici a pronunciarsi. La prima udienza del processo è fissata per mercoledì 6 aprile, alle 9,30 del mattino, nell'aula della quarta sezione penale al terzo piano del palazzo di giustizia. Salvo opposizioni per legittimo impedimento, è qui che il premier dovrà presentarsi per difendersi dalle accuse mosse dai procuratori aggiunti Ilda Boccassini e Pietro Forno, e dal pm Antonio Sangermano. E in quest'aula Berlusconi si troverà di fronte a tre giudici donne: Giulia Turri, che presiederà il collegio, Carmen D'Elia e Orsolina De Cristofaro.
In trenta pagine, il decreto di rinvio a giudizio stabilisce che «dalle fonti di prova, i fatti storici sono dimostrati». Per il gip, gli elementi raccolti dall'accusa sono fondati e sono sufficienti a portare il premier a processo saltando l'udienza preliminare. Le fonti di prova sono elencate in un quindicina di pagine del decreto, mentre la descrizione dei due capi di imputazione sui quali Berlusconi dovrà rispondere occupa circa tre o quattro pagine del provvedimento. La motivazione del gip svolge un'elencazione dettagliata dei fatti e scioglie anche il nodo della competenza territoriale e funzionale, citando due sentenze della Cassazione. Per il gip è il tribunale di Milano a dover decidere, e non quello dei ministri. Inoltre, il reato di prostituzione minorile, il minore tra i due (la pena prevista va dai sei mesi ai tre anni), è stato "attratto" da quello più grave, e cioè la concussione (per il quale la pena va da quattro a 12 anni di reclusione) e, dunque, si può procedere con un unico dibattimento.