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Questo articolo è stato pubblicato il 17 febbraio 2011 alle ore 19:24.
Anche medici, infermieri e ostetriche dovranno sottoporsi ai test anti-droga già previsti per alcune categorie a rischio: il Dipartimento politiche antidroga ha approntato un provvedimento che andrà presto in Conferenza Stato-Regioni per un'intesa. E si sta valutando di inserire anche gli insegnanti.
«Stiamo progressivamente estendendo questi controlli, che sono partiti per camionisti, autisti e piloti, anche ad altre categorie a rischio come i medici (ma non quelli legali, perché personale sanitario non a contatto con i pazienti, ndr), che saranno i prossimi»: il sottosegretario Carlo Giovanardi commenta con soddisfazione il provvedimento in dirittura d'arrivo che vuole estendere i test antidroga. «In questa azione - dice Giovanardi - che è una delle tante che mettiamo in campo, come il nuovo codice della strada che prevede controllo antidroga per chi prende la patente, ci conforta il fatto che mentre cresce questa rete di controlli preventivi, cala il consumo di sostanze stupefacenti nostro Paese.
Il che significa che le politiche di educazione, di informazione nelle scuole e nelle famiglie, le politiche di deterrenza, come ad esempio i controlli stradali, e queste misure stanno dando risultati positivi: e questo vuol dire vite umane salvate, impedire eventi tragici e fatali determinati da chi opera sotto l'effetto di sostanze». «Il problema - spiega il responsabile delle politiche antidroga - è di intervenire prima che la mamma disperata faccia appello per televisione perchè la figlia è morta di ecstasy o il figlio è stato travolto da un'auto guidata da un conducente ubriaco o fatto di droga o entrambi. O, ancora, prima che un paziente sia curato da un medico che perde il controllo perchè fatto di cocaina», come probabilmente accaduto a Napoli secondo quanto emerso ieri da un'operazione di polizia.
«Insomma - conclude Giovanardi - sono tutte misure prese per salvaguardare la sicurezza e la salute dei cittadini. Chi fa professioni che mettono a rischio la sicurezza e vuole assumere sostanze cambia mestiere». Vi aspettate proteste dai medici? «Penso di no, come non protestano militari, tranvieri, piloti, non vedo perchè dovrebbero protestare i medici».