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Questo articolo è stato pubblicato il 23 febbraio 2011 alle ore 08:44.
Altro colpo di scena a 4 mesi dal ritrovamento nel pozzo del cadavere di Sarah Scazzi. Questa mattina i carabinieri del comando provinciale di Taranto hanno arrestato Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele Misseri, l'agricoltore di Avetrana che ha confessato il delitto accusando anche la figlia Sabrina. Gli arrestati sono accusati di concorso in soppressione di cadavere. Secondo gli investigatori, i due, entrambi residenti ad Avetrana, avrebbero aiutato Michele Misseri a nascondere il corpo della 15enne nel pozzo di contrada Mosca, dove il 7 ottobre dello scorso anno, dopo 42 giorni dalla scomparsa venne ritrovato.
Nella caserma dei carabinieri della compagnia di Manduria sono state sentite anche le mogli di Carmine e Cosimo Cosma.
Il fratello si difende a Chi l'ha visto
«Io non ho fatto niente. Posso camminare a testa alta. Michele è un attore». Lo ha detto, poche ore prima di essere arrestato, Carmine Misseri, fratello di Michele, in una intervista a Chi l'ha visto?. «Perché non ha parlato prima? Sara è una bambina, non è un cane, una busta di immondizia che la prendi e la vai a buttare. La colpa ce l`ha lui..». L'intervista verrà trasmessa stasera alle 21,05 su Rai Tre. La trasmissione era già stata protagonista della triste vicenda lo scorso anno quando la madre di Sarah, Concetta Serrano , aveva appreso in diretta tv della morte della figlia.