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Questo articolo è stato pubblicato il 23 febbraio 2011 alle ore 19:17.
Chissà se il passo indietro riuscirà a frenare una nuova emorragia alla Camera. Ma intanto Benedetto Della Vedova, ex radicale e ora finiano convinto, designato al posto di Italo Bocchino come capogruppo di Fli a Montecitorio, ha deciso di rimettere il suo mandato nelle mani di Gianfranco Fini. Quel mandato che ha terremotato la casa futurista mandando su tutte le furie l'ex viceministro Adolfo Urso, destinato in un primo momento a occupare quella poltrona. «Metto a disposizione l'incarico di capogruppo alla Camera per cui sono stato indicato da Gianfranco Fini, in qualità di presidente eletto del partito - scrive così sul sito della sua associazione Libertiamo -, se ciò potesse servire a risolvere, in maniera condivisa, definitivamente e "ad horas", un'impasse che si trascina da troppo tempo».
Venerdì deputati finiani votano la fiducia al capogruppo
Voci insistenti dicono infatti che Fini avrebbe offerto nuovamente quel posto a Urso per provare a bloccare in extremis il suo addio a Fli, ma l'ex viceministro non ha ancora sciolto la riserva. Venerdì mattina, subito dopo il voto di fiducia sul milleproroghe, è prevista l'assemblea del gruppo di Fli per l'elezione del nuovo capogruppo e l'esito della votazione è tutt'altro che certo visto che molti sarebbero intenzionati comunque a confermare l'indicazione dell'ex radicale. Insomma, Fli rischia una nuova spaccatura che complicherebbe notevolmente il quadro dopo il terremoto al Senato, dove, dopo le defezioni di Giuseppe Menardi e Francesco Pontone, anche Pasquale Viespoli e Maurizio Saia hanno lasciato il gruppo.
Viespoli e gli altri ex Fli verso nuovo gruppo
Ma la geografia di Palazzo Madama è in continuo movimento e non è escluso che gli ex finiani (a eccezione di Pontone tornato nel Pdl) convergano in un nuovo gruppo a sostegno della maggioranza. Il gruppo dovrebbe inglobare anche due senatori dell'Svp (Helga Thaler e Manfred Pinzger che devono però ancora sciogliere le riserve), l'ex Pd Riccardo Villari, Adriana Poli Bortone, Maria Giuseppa Castiglione, e due senatori in arrivo dal Pdl. Intanto, però, anche il terzo polo prova ad accelerare la nascita di un gruppo autonomo per contrastare nuove fughe dalle fila finiane. Oggi Casini ha incontrato due dei suoi senatori, Giampiero D'Alia e Dorina Bianchi, per discutere di un possibile nuovo acquisto (si fa il nome del democratico Maurizio Fistarol) e per valutare la fattibilità di un gruppo terzopolista unico. Anche se il leader dell'Udc resta vago. «Decidono i senatori, io sono per il bicameralismo perfetto...». L'idea, si sa, non lo appassiona, preferirebbe aspettare che Fli si assesti, ma Fini preme sull'alleato e anche i senatori rimasti con lui hanno chiesto a chiare lettere un'accelerazione su quel fronte. Altrimenti mani libere. (Ce.Do.)