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Questo articolo è stato pubblicato il 24 febbraio 2011 alle ore 09:33.
Affittopoli arriva in parlamento. La commissione di vigilanza degli enti pensione chiederà le liste degli inquilini degli immobili di tutte le casse previdenziali. Ieri mattina, nel corso dell'ufficio di presidenza della commissione bicamerale di controllo, presieduto da Giorgio Jannone (Pdl), si è fatto il punto dopo quanto avvenuto nei giorni scorsi a Milano (elenco Trivulzio) e dopo le ulteriori notizie sugli immobili affittati in passato ai vip (si veda l'altro articolo in pagina) da parte di Enasarco, ente pensione degli agenti di commercio.
«Convocheremo nei prossimi giorni i rappresentanti delle Casse previdenziali per avere informazioni più dettagliate sul patrimonio immobiliare – afferma Jannone – e chiederemo anche le liste degli inquilini».
Un'iniziativa forte quella della commissione di vigilanza degli enti pensione. La commissione parlamentare negli ultimi due anni si è già distinta in un'altra operazione: a seguito del crack Lehman Brothers, ha passato al setaccio tutti gli investimenti mobiliari delle Casse di previdenza chiedendo una maggiore trasparenza sulle strategie di gestione.
Dopo azioni e bond, ora tocca agli immobili. Jannone, però, tiene a sottolineare che «la commissione non è un tribunale dell'inquisizione. Nell'ambito del nostro organismo c'è un confronto continuo con le casse». E aggiunge: «I rappresentanti di Enasarco, per esempio, sono già venuti a spiegarci come procede il progetto Mercurio (la cessione del patrimonio immobiliare dell'ente, ndr). Ma li riconvocheremo».
Dopo lo scandalo Trivulzio, la commissione di vigilanza vuole verificare, oltre agli affitti, anche le compravendite. «Con il rendimento di quei patrimoni immobiliari verranno pagate le pensioni di migliaia di persone – ribadisce Jannone – e che ci sia attenzione sul tema, dopo l'inchiesta su Lehman Brothers, lo dimostrano le numerose email e lettere che ci giungono dagli iscritti delle Casse. Lettere che ci forniscono informazioni preziose e che noi ovviamente verificheremo».
Medici, avvocati, giornalisti. E ancora ingegneri, architetti e commercialisti. Sono tantissime le categorie interessate alle verifiche della commissione Jannone: oltre un milione gli iscritti alle casse in tutta Italia. Un esercito di oltre un milione di persone attento a come vengono gestiti i miliardi di euro di contributi previdenziali.