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Questo articolo è stato pubblicato il 24 febbraio 2011 alle ore 18:11.
Di sicuro c'è che Gianfranco Fini, Pier Ferdinando Casini e Francesco Rutelli lanceranno presto un coordinamento politico del terzo polo, formato dai rappresentanti dei singoli partiti, che avrà - sono parole del leader dell'Udc - «un coordinatore unico o un portavoce, poi l'organigramma lo vedremo in seguito». Mentre il gruppo terzopolista al Senato per ora può attendere. «Si tratta di un tragitto insieme - chiarisce Casini -. Il problema non è tanto il gruppo in Parlamento ma è politico perché non ci sono le elezioni domani ma lavoriamo comunque in quella prospettiva». Il ruolo era stato pensato per Adolfo Urso, ma il diretto interessato ha già declinato l'offerta e si fa il nome di Mario Baldassarri, ma non c'è ancora l'ufficialità.
Casini e Rutelli frenano sulla richiesta di Fini
Così dalla lunga riunione a Montecitorio tra i tre leader del nuovo polo per l'Italia non arriva alcuna decisione definitiva sul gruppo unico a Palazzo Madama. Su cui Fini, dopo le defezioni di quattro senatori (Francesco Pontone, Giuseppe Menardi, Maurizio Saia e Pasquale Viespoli), vorrebbe un'accelerazione. Per questo ha chiesto un vertice con Casini e Rutelli che però si mostrano più freddi rispetto a un simile scenario. L'Udc non vuole farsi infatti condizionare dalle fibrillazioni che ancora agitano i finiani e i senatori centristi (che hanno toccato quota 7 con l'arrivo di Maurizio Fistarol) lavorano alla costituzione di un gruppo allargato delle autonomie con l'innesto dell'Svp. Anche l'ex sindaco di Roma poi accarezza il sogno di un gruppo autonomo dell'Api: impresa non così lontana considerando che l'Api può ora contare su sei senatori a Palazzo Madama.
Ex finiani verso nuovo gruppo a Palazzo Madama
Insomma, né Casini né Rutelli hanno fretta di accontentare il presidente della Camera. Che, però, deve anche fare i conti con il pressing dei senatori rimasti con lui, i quali chiedono a gran voce un'accelerazione su quel fronte. Senza contare che la compagine rimasta fedele a Fini a Palazzo Madama è tutt'altro che un monolite. E gira voce che sia Egidio Digilio che Barbara Contini siano tentati dal seguire gli altri senatori dissidenti che potrebbero finire in un nuovo gruppo (guidato da Pasquale Viespoli) in cui troverebbero posto anche l'ex Pd Riccardo Villari,Adriana Poli Bortone, il sardo Piergiorgio Massidda e qualche innesto del Pdl. L'operazione potrebbe concretizzarsi già sabato visto che il Senato rimarrà aperto per la fiducia al maxiemendamento del milleproroghe.