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Questo articolo è stato pubblicato il 24 febbraio 2011 alle ore 13:25.
Il tribunale londinese di Belmarsh ha autorizzato l'estradizione in Svezia di Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, accusato dalla magistratura svedese di stupro e abusi sessuali. «Se vi sono state delle irregolarità nell'ambito del sistema giudiziario, svedese, è meglio che queste siano accertate in un processo svedese» ha stabilito il giudice, che non ha ritenuto valide le eccezioni presentate dalla difesa.
I legali di Assange hanno annunciato ricorso. Senza appello il fondatore di Wikileaks avrebbe potuto essere estradato entro il 6 marzo. Gli avvocati di Assange stanno valutando anche un ricorso presso la Corte Europea per i Diritti Umani contro quelle che definiscono «incredibili menzogne» nei confronti del loro assistito. Assange è stato accusato di stupro da due donne e per questo sotto processo in Svezia. Lui ha sempre respinto queste accuse sostenendo si trattasse di rapporti sessuali «consenzienti».
La vicenda si lega alla crescente ribalta internazionale del fondatore di Wikileaks. Il sito negli ultimi mesi ha pubblicato, e continua a pubblicare, un'enorme mole di documenti diplomatici riservati degli Stati Uniti che hanno messo in grave imbarazzo l'amministrazione Obama e i suoi alleati. I sostenitori di Wikileaks sono convinti quindi che dietro le accuse e il processo di stupro in Svezia non ci sia altro che un tentativo di «far fuori» un personaggio diventato scomodo a molti.
Secondo gli avvocati del 39enne australiano, che ha respinto ogni addebito, c'è il rischio che, con l'estradizione, il loro assistito venga poi trasferito negli Stati Uniti, dove, secondo loro, potrebbe essere rinchiuso nel carcere di Guantanamo o addirittura condannato a morte. Anche la giustizia federale americana ha infatti aperto un'inchiesta contro Assange dopo la diffusione di documenti riservati sulle guerre in Iraq e in Afghanistan e di migliaia di cablogrammi diplomatici statunitensi; al momento non è però stato presentato alcun atto di accusa formale nei confronti di Assange, nè alcuna richiesta di estradizione.