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Questo articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2011 alle ore 20:09.

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Nel cuore di Cernobyl 25 anni dopo. Nella foto l'ingresso alla zona di esclusioneNel cuore di Cernobyl 25 anni dopo. Nella foto l'ingresso alla zona di esclusione

Nella stanzina ci sono due poltrone di rilevazione, nel cui interno ci sono i dispositivi che ascoltano i raggi alfa beta gamma che abbiamo in corpo. Bisogna sedersi e aspettare qualche minuto mentre la macchina nascosta dentro la poltrona misura.
Il mio esame comincia alle 12,00,46 e dopo qualche minuto mi viene data la ricevuta con la quantità di contaminazione con cui entro, che è 041.
Poi bisogna salire al piando di sopra in uno spogliatoio con gli armadietti. Per entrare nello spogliatorio bisogna levarsi le scarpe, prima fonte di contaminazione per via della polvere. Nello spogliatoio si resta in mutande per indossare un accappatoio e le ciabatte.
Si esce da una porta che fa confine tra la zona "pulita" e la zona "sporca".
Secondo spogliatoio. Si lasciano accappatoio e ciabatte e si indossano gli indumenti da centrale.
Cuffia di cotone bianco, marchiata 1430 come l'ingresso da cui si è passati.
Elmetto rosso (a scelta, anche verde).
Mascherina antipolvere.
Sottocamicia di cotone bianco, marchiata 1430.
Camicione di cotone bianco, marchiato 1430.
Sottobraghe di cotonina bianca, non marchiate.
Pantaloni di cotone bianco spesso, marchiati 1430.
Scarponi di sicurezza da impianto in puro pvc nero, non marchiati, con il puntale dipinto con una manata di vernice bianca (le punte dei piedi devono essere ben visibili: l'incidente più frequente negli impianti industriali è l'inciampo).
Giaccone di cotone blu imbottito con dipinta a vernice sulla schiena la lettera Y.
Calze di contonaccio giallo, marchiate 1430 come l'ingresso da cui si è passati.
Si esce scalzi, scarponi in mano, dal secondo spogliatoio passando per un controllo di radioattività.
Si scende all'uscita lato-centrale.
Il solito dosimetro appuntato al bavero.
Nell'atrio, da uno sportello un addetto consegna, sulla base di un elenco nominale, il secondo dosimetro, il dosimetro "personale", un apparecchio grigio con un piccolo visore a cristalli liquidi su cui ci sono i numeri 0000. Ogni tanto dice bip. Bisogna appuntare al bavero anche questo secondo apparecchio.
Poi si calzano gli scarponi e, prima di uscire all'aperto, ancora un "varco" come quelli dell'aeroporto per misurare la radioattività.
All'aperto.

Centrale di Cernobyl, ore 13, nel cantiere, radioattività 1,68.
Attorno alla centrale è un viavai di ruspe e camion. Si sta spianando l'area in cui la Novarka, joint venture tra le francesi Vinci e Bouygues, costruirà il nuovo sarcofago.
Il problema è il vecchio sarcofago, la cassa di cemento che racchiude la zona del disastro. È vecchio e crepato. Crepe che ci passa dentro una macchina.
Piove dentro, e la pioggia dilava uranio, torio, cesio e altri elementi. Nel '97 un comitato internazionale ha creato il Chernobyl shelter fund, il fondo per il nuovo hangar colossale, finanziato con 758 milioni di dollari l'anno, il quale deve realizzare il Sip, lo Shelter implementation plan, cioè la volta a botte alta 110 metri che sarà costruita a fianco della centrale e che sarà fatta scorrere, coperchio da giganti, fino a racchiudere la centrale esplosa. Dovrà durare un secolo. Smetteranno a sollevarsi polveri radioattive a ogni ventata. Il reattore del disastro potrà essere smantellato senza il terrore di sollevare nuvole di cancro. Nota a margine, la Russia non partecipa al fondo.

Clicca qui per vedere nelle pagine del blog "Correnti" del Sole 24 Ore il filmato che presenta il progetto. I soldi non sono sufficienti. Jean-Paul Joulia, della Commissione europea: «Il progetto costerà alla fine 1,54 miliardi di euro. Masncano all'appello 602 miliardi. Li troveremo. Il nostro obiettivo è la protezione della salute e dell'ambiente. È prevenire che accadano nuovi incidenti».

Vince Novak della Bers spiega il motivo di questo investimento che la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo sta sostenendo in Ucraina, e in particolare per Cernobyl. «L'obiettivo è rendere nuovamente sicura l'area di Cernobyl», dice.
Per arrivare al sarcofago bisogna camminare per 200 metri lungo una recinzione interna e arrivare a una casetta per il controllo di polizia.
Dentro il poliziotto esamina i documenti e fa un nuovo controllo sulla radioattività con i soliti varchi-da-aeroporto. Si esce di nuovo, di là da questa recinzione interna, a ridosso del sarcofago.

Centrale di Cernobyl, ore 13,45, davanti al sarcofago, radioattività a 40,6
Al sarcofago che cede dopo 25 anni dalla costruzione sono stati aggiunti poderosi contrafforti di cemento grigio sostenuti da tralicci di acciaio dipinto di giallo.

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