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Questo articolo è stato pubblicato il 02 marzo 2011 alle ore 20:36.

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Alla Camera ultimo atto sul fisco municipaleAlla Camera ultimo atto sul fisco municipale

La Camera conferma la fiducia al governo approvando la risoluzione di maggioranza relativa al testo sul federalismo fiscale municipale. La risoluzione è passata con 314 sì, 291 no e due astenuti. I presenti erano 607, i votanti 605, la maggioranza di 303 voti. Per la Lega Nord è «una rivoluzione copernicana», come l'ha definita Luca Zaia, mentre per l'opposizione si tratta solo di «una colossale truffa». Con «cinque nuove tasse in più che graveranno soprattutto sugli artigiani, i commercianti e la piccola e media impresa»: parola di Massimo Donadi. Intanto il ministro, Roberto Calderoli, dopo un incontro con una delegazione del gruppo dei «Popolari d'Italia domani», ha annunciato di impegnarsi a proporre al Cdm «un'iniziativa legislativa finalizzata alla proroga di quattro mesi del termine di scadenza della delega prevista dalla Legge 42» sul federalismo fiscale prevista attualmente per il 21 maggio.

Esulta la maggioranza, Berlusconi con fazzoletto verde
Segni di esultanza, in maggioranza, per l'approvazione del federalismo da parte dell'aula della Camera. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è giunto in aula indossando una "pochette" verde. Mentre i deputati della Lega, appena incassato il voto di fiducia, hanno sventolato le bandiere delle regioni del Nord. Il presidente di turno, Antonio Leone, ha richiamato i colleghi a un contegno consono all'aula ed ha sospeso per pochi minuti la seduta. Al momento del sì, i deputati del Carroccio hanno anche ritmato il nome del loro leader: «Bossi, Bossi», hanno intonato per alcuni secondi.

Il premier: maggioranza a quota 322
Berlusconi, si è detto soddisfatto per l'esito del voto di fiducia sul federalismo fiscale perché, al netto di malati e missioni, la maggioranza è a quota 322: «Sapevamo che ci sono persone in missione e due malati. Quindi siamo a 322», ha spiegato ai giornalisti uscendo dall'aula di Montecitorio.

La soddisfazione di Bossi, ipotesi Bricolo all'Agricoltura
Umberto Bossi è ricorso ad una metafora per esprimere la sua soddisfazione dopo l'approvazione del federalismo municipale alla Camera. «Abbiamo fatto un giro di mattoni in più, siamo quasi al tetto: abbiamo iniziato anche il federalismo regionale», ha spiegato uscendo dall'Aula al termine del voto di fiducia che dà il via libera definitivo al provvedimento. Circa le voci di un prossimo rimpasto di governo che porterebbe il Carroccio alla guida di un altro ministero il senatur ha prima nicchiato. Poi davanti alle insistenze dei giornalisti, che lo circondavano appena incassata la fiducia sul federalismo, chiedendogli se fosse vera l'ipotesi di una promozione per il capogruppo della Lega al Senato, Bricolo, al ministero delle Politiche Agricole, Bossi ha risposto con una battuta: «...la faccia da agricoltore ce l'ha. E poi abita a Sommacampagna. È un destino». Circa la durata della legislatura, il ministro delle Riforme ha ripetuto un suo vecchio mantra: «Noi vogliamo completare il federalismo, poi vediamo. Stiamo con i piedi per terra».

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