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Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2011 alle ore 16:08.
E' vero? E' proprio vero? Siamo sicuri? Chi lo avrebbe detto!
Ecco, questo è il punto: chi lo avrebbe detto che l'Italia del rugby ieri batteva la Francia? A maggior ragione, chi lo avrebbe detto a una ventina di minuti dalla fine, quando loro (i Bleus, quelli che possono far male anche agli All Blacks, quelli che hanno il marchio del rugby champagne) erano avanti di 12 punti?
Eppure è andata proprio così. Alle sette di sabato sera, che agli antipodi sono le sette di domenica mattina, arriva un sms da un amico neozelandese: "Complimenti all'Italia!". Il primo segnale che l'impresa ha fatto il giro del mondo. I parenti poveri, quelli da snobbare, hanno battuto i ricchi. Un confronto impari, come al solito, una sola vittoria italiana (nel 1997) in oltre 75 anni di partite. Loro sono i campioni uscenti, loro sono al 5° posto del ranking mondiale e noi al 12° (ma magari rosicchieremo una posizione proprio grazie a questo 22-21 dal significato enorme). Loro ci avevano dato 96 punti negli ultimi due confronti diretti. E al Sei Nazioni, fino a ieri, ci avevano sempre superati, il più delle volte senza grande fatica.
La Francia, nel rugby, ci è madre-matrigna. Sicuramente, anche per motivi geografici, è stata più vicina al nostro movimento rispetto alle aristocrazie anglosassoni, che per decenni non si sono degnate nemmeno di affrontarci. Però sono arrivate lezioni in serie, umiliazioni qua e là. Più forti in tutto, i rugbysti francesi. A livello di tecnici, sono stati i maestri del giovane (e meno giovane) rugby italiano, e di questo dobbiamo ringraziarli. Su tutti si può ricordare Georges Coste, il ct della prima vittoria, incredibile almeno quanto questa, il 22 marzo 1997 a Grenoble. Poi il gap ha ripreso a dilatarsi. Il complesso francese: loro capaci di fiammate che scavano invariabilmente un burrone, noi consapevoli dei nostri limiti e anche un po' irritati dalla supponenza dei cugini latini con il genio dell'ovale.
Nelle lacrime di tanti fan azzurri esaltati dalla vittoria di ieri, ci sono tutti questi ricordi, tutte queste frustrazioni. Per un giorno sbattute in un angolo, sbalestrate come i francesi stessi. Vedere L'Equipe, quotidiano sportivo, cambiare il titolo sulla partita da "Vacanze romane" a "Disastro romano": beh, insomma, sono soddisfazioni.
Ovvio che i media italiani si siano gettati su questo successo: richiami in prima pagina, copertine dello sport riservate a Parisse e soci. Ovvio che i transalpini vestano il lutto sportivo. Due esempi dai siti internet? Secondo Le Figaro la Francia tocca il fondo e, sulla foto di un giocatore a terra, ecco il titolo "Talmente patetici…". Rugbyrama, il sito del periodico specializzato Midi Olympique, parla di una "Repubblica senza Stato", perché il ct Marc Lievremont sembra in un certo senso tirarsi fuori dal disastro. Secondo lui, tocca solo ai giocatori "se démerder", e qui la traduzione non serve.
Qualche sito "neutrale"? Il sudafricano Planet Rugby rileva che "l'Italia dà uno shock ai campioni uscenti", ricordando che gli azzurri erano ultrasfavoriti anche secondo i bookmakers. Il Sunday Times, in home page, non mette Galles-Irlanda ma proprio lo scontro del Flaminio e sintetizza: "Gli italiani sbalordiscono i francesi".
Insomma, una vittoria che ha del "soprannaturale", che richiede riscontri e pizzicotti. Racconta un appassionato romano che ha visto il match solo in differita, su La7: "Anche se sapevo il risultato, negli ultimi minuti l'apprensione continuava a crescere. Ho sofferto fino in fondo". Ora, però, si è convinto anche lui. È proprio vero: l'Italia, signori, ha battuto la Francia.
SEI NAZIONI
I risultati
Primo turno: Galles-Inghilterra 19-26; Italia-Irlanda 11-13; Francia-Scozia 34-21
Secondo turno: Inghilterra-Italia 59-13; Scozia-Galles 6-24; Irlanda-Francia 22-25
Terzo turno. Italia-Galles 16-24; Inghilterra-Francia 17-9; Scozia-Irlanda 18-21
Quarto turno. Italia-Francia 22-21; Galles-Irlanda 19-13. Inghilterra-Scozia 22-16.
Classifica: Inghilterra 8 punti; Galles 6; Francia e Irlanda 4; Italia 2; Scozia* 0
Il calendario
Quinto e ultimo turno: Sabato 19 marzo: Scozia-Italia; Irlanda-Inghilterra; Francia-Galles
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