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Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2011 alle ore 14:52.

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Lo tsunami in Giappone visto dal satellite NasaLo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa

Nasa ha rilasciato le prime immagini da satellite che riportano gli effetti del terribile tsunami, seguito al terremoto giapponese di venerdì scorso 11 marzo.
Il confronto fra il "prima" e il "dopo" è veramente impressionante. Nell'immagine a sinistra vediamo la costa vicino a Sendai, la città maggiormente colpita, ripresa dal satellite "Terra", il 26 Febbraio scorso, mentre a destra vediamo a stessa regione alle 10.30 locali del 12 marzo.

L'acqua è di colore nero o blu scuro nell'immagine. Certamente quest'immagine non è, a prima vista, impressionante come tante che sono state diffuse in questi giorni. Anzi la ripresa da diecine di chilometri di altezza dà quasi un'impressione di normalità, ma guardando bene l'immagine di destra si vede immediatamente la gravità della tragedia in cui è incorsa quella provincia giapponese: la costa non è più una linea regolare, creata nel corso dei secoli dal mare erodendo il terreno, ma appare completamente frastagliata da mille piccole insenature create in pochi minuti dallo tsunami.

Pezzi interi di territorio spazzati via e sostituiti dal mare, con tutto quello che avevano sopra: porti, case, strade e purtroppo persone. Addirittura vicino a Sendai, in alto a destra, sembra sparita una grossa insenatura , quasi una laguna, e l'acqua ha cambiato anche quello che fino a venerdì era l'entroterra. E l'alterazione geologica è probabilmente stabile, d'ora in poi quella costa sarà così.

Terra, nome latino che NASA ha voluto dare per questo satellite di osservazione continua del pianeta, è in orbita dal 1999 e porta vari strumenti a bordo per l'osservazione precisa dei cambiamenti climatici. Questa volta è però servito come "fotografo" della catastrofe e dei suoi effetti.

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