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Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2011 alle ore 09:13.

Esplosioni nei reattori di Fukushima
Esplosioni nei reattori di Fukushima
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Nel nord-est del Giappone colpito dal violento terremoto di venerdì c'è stata una nuova replica sismica di 6,3 gradi. La scossa di assestamento è stata registrata alle 15:13 ora locale (le 07:13) con epicentro nell'Oceano Pacifico, di fronte alle coste delle prefetture di Miyagi e Iwate e a circa 10 chilometri di profondità. Ma ciò che più preoccupa sono le previsioni della Japan Metereological Agency (Jma) secondo cui entro il 16 marzo c'è una probabilità del 70% che si registri una nuova scossa di terremoto di magnitudo 7 o anche più alta, con conseguente possibile tsunami. Le chance si riducono al 50% entro il 19 marzo.

Impianti nucleari a rischio
Ci sono state esplosioni nel reattore 3
, della centrale nucleare Fukushima 1 che hanno provocato il ferimento di sei persone. Il sistema di raffreddamento del reattore 2 è ancora in panne e i tecnici stanno cercando di raffreddarlo con acqua marina creando delle aperture di sfogo nell'edificio, per impedire che accada quando è successo negli edifici dei reattori 1 e 3, che sono saltati per l'accumulo d'idrogeno. (Ecco che cosa sta succedendo lì dentro, analisi di Jacopo Giliberto)

Le barre di combustibile fuori dal liquido di raffreddamento
Le barre di combustibile nucleare del secondo reattore della centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal sisma/tsunami che ha devastato il Giappone nordorientale, sono «completamente fuori» dal liquido di raffreddamento. Lo riferisce la televisione nipponica TBS, riprendendo quanto comunicato dalla società elettrica Tokyo denryoku, che gestisce la centrale. Si tratta di una condizione che, spiega TBS, non si è verificata nei reattori 1 e 3, i cui edifici sono esplosi sabato e ieri per la pressione esercitata dall'idrogeno nelle strutture.

Acqua sulle barre esposte
I tecnici della centrale di Fukushima hanno cominciato a pompare acqua sulle barre esposte del reattore 2 della centrale n. 1 per cercare di raffreddarle. Lo scrive l'agenzia Jiji aggiungendo che gli esperti della Tepco non escludono la possibilità di una fusione del combustibile. Secondo l' agenzia Kyodo, secondo la quale il livello dell' acqua nella quale sono immerse le barre di uranio è ora di 30 centimetri, non sufficiente ad escludere la possibilità di una fusione del reattore.

Altalena di versioni sul rischio nucleare

Oltre le scosse, lo tsunami e le morti, il governo deve affrontare il problema nucleare e lo sta facendo dando versioni discordanti. Le autorità giapponesi ha prima considerato improbabile l'esplosione del reattore numero 2 della centrale nucleare Fukushima-1. Nel frattempo i rappresentanti di Tokyo denryoku (Toden), compagnia elettrica che gestisce l'impianto, avevano annunciato che le barre del reattore numero 2 sono rimaste esposte a causa del guasto a una pompa. La compagnia non ha escluso l'inizio di un processo di fusione del nucleo nel reattore. Dopo l'immissione di acqua marina nel reattore, il livello del liquido ha ripreso a salire. Il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha precisato che il reattore non ha riportato danni e ha definito "basso" il rischio di una fuga radioattiva. Al contrario, il ministro dell'Industria francese, Eric Besson definisce come «preoccupante» la situazione e afferma che non può essere escluso un disastro nucleare. Nel pomeriggio si è saputo invece che il governo di Tokyo ha chiesto aiuto agli esperti dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica e agli Stati Uniti per contribuire a raffreddare le centrali nucleari danneggiate.

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