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Questo articolo è stato pubblicato il 20 marzo 2011 alle ore 13:10.
L'ultima modifica è del 20 marzo 2011 alle ore 08:10.

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I valori della persona nel simbolo del crocifissoI valori della persona nel simbolo del crocifisso

Non è la vittoria di una parte, è la vittoria di tutti. La sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo sull'esposizione obbligatoria del crocifisso nelle aule delle scuole pubbliche italiane non solo dà voce a un vasto sentire dei nostri popoli, ma ribadisce anche il principio fondamentale, decisivo per tutti, che la cultura dei diritti dell'uomo non debba mai essere pensata in contrapposizione ai fondamenti religiosi della civiltà, in particolare di una civiltà come quella europea, a cui il cristianesimo ha dato un contributo essenziale.

Si riconosce in questa decisione l'esercizio di una laicità autentica, che vede nel ruolo pubblico delle religioni un diritto inalienabile da rispettare, analogamente a come va rispettata la libertà religiosa dei singoli.

La sentenza riafferma poi il principio di sussidiarietà, più che mai necessario per evitare conflitti altrimenti laceranti fra globalità e identità locali: ogni paese della grande "casa europea" deve godere di un margine di discrezionalità riguardo al valore da attribuire ai simboli legati alla propria storia e alla propria identità nazionale, restando di conseguenza libero di decidere circa il luogo della loro esposizione.

Questo vale in particolare per i simboli religiosi: se così non fosse, in nome della libertà religiosa si verrebbe a limitare e persino a negare questa libertà, ignorando le specifiche e legittime identità storico-culturali, che - se adeguatamente valorizzate - diventano esse stesse garanzia dell'insieme, chiamato necessariamente a superarle.

L'esposizione del Crocifisso non è insomma indottrinamento o violazione dell'altrui libertà, ma espressione dell'identità culturale e religiosa dei paesi di tradizione cristiana, che in maniera così rilevante hanno contribuito alla nascita dell'Unione Europea, proprio in quanto ispirati dai valori che quella tradizione ci ha trasmessi, come dimostrano De Gasperi, Adenauer, Schuman, cristiani convinti e padri dell'Europa unita!

Il primo e fondamentale fra questi valori, rappresentato precisamente dal crocifisso, è quello della persona umana: che l'essere umano fosse un caso dell'universale, da trattare come numero all'interno di una pluralità da anteporgli comunque sul piano valoriale, è stata a lungo convinzione diffusa nelle diverse civiltà che si sono susseguite nella storia. Che il soggetto umano libero e consapevole sia valore inalienabile, degno di assoluto rispetto, a prescindere dalle condizioni contingenti del suo grado di cultura, di ricchezza o di possibilità, questo l'ha testimoniato e trasmesso al mondo il messaggio cristiano, in particolare a partire dalla straordinaria presa di coscienza collettiva rappresentata dai dibattiti cristologici e trinitari susseguitisi fra il IV e il V secolo della nostra era: grazie ad essi viene definito il concetto di "persona", che riconosce in ogni soggetto umano un'irripetibile singolarità, da rispettare nei suoi diritti di coscienza e di libertà, e da promuovere nel contesto della comunità delle persone e della solidarietà verso i più deboli.

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