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Questo articolo è stato pubblicato il 27 marzo 2011 alle ore 08:12.

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I contratti di compravendita e di locazione stanno per cambiare. Da martedì, infatti, gli accordi che verranno stipulati dovranno contenere la certificazione energetica. Un passo avanti, verrebbe da dire, verso la qualità degli immobili. Ma anche un passaggio che si presenta non privo di incognite.


In primo luogo professionisti e cittadini si troveranno a dover fare i conti con un complesso reticolo normativo che interseca leggi regionali e disposizioni nazionali. Inoltre, sarà necessario misurarsi anche con le conseguenze del mancato inserimento delle clausole previste dalla legge: anche in questo caso sarà determinante la regione in cui si trova l'immobile di cui si stanno trattando locazione e compravendita.


Al di là del piano delle regole resta, poi, il fatto che il nuovo adempimento divide in due immobili, venditori e acquirenti. Per chi si trova a trattare nuovi fabbricati nessun problema: la certificazione energetica ci dovrebbe essere già. Più complesso potrebbe, invece, diventare il percorso per chi tratta immobili d'annata: in questo caso sarà inevitabile doversi procurare la documentazione. Con un appesantimento sulla strada della stipula del contratto.

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