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Questo articolo è stato pubblicato il 05 aprile 2011 alle ore 15:06.

Nell'edizione online del giornale francese Le Nouvel Observateur viene ripreso un lancio Reuters gettonato anche su vari siti d'informazione Usa: «Ripresa dei processi di Silvio Berlusconi, in sua assenza».
«Il feuilleton giudiziario di Silvio Berlusconi – si legge sul Nouvel Obs - è ripreso lunedì con i seguiti del dossier Mediaset, mentre si aprirà mercoledì l'attesissimo processo del Rubygate, in assenza dell'interessato».
L'attenzione degli italiani – prosegue la Reuters – si concentra sul Rubygate, dove «Sua Emittenza» è accusato di relazioni sessuali a pagamento con una minorenne e di abuso d'ufficio. E' un processo «più people» e «più facile da capire» per il grande pubblico rispetto a quelli complessi legati all'impero Mediaset.
I sostenitori del Cavaliere - continua l'agenzia – ritengono che non ci siano da temere nuove rilevazioni «dopo che i media italiani sono andati a nozze con la faccenda« e che invece egli avrebbe tutto da guadagnare da un confronto. Anche se la sua popolarità «sembra avere sofferto» per i suoi guai giudiziari, Berlusconi non dovrebbe essere costretto a lasciare Palazzo Chigi. Anche perché «il verdetto potrebbe prendere anni, o non essere mai pronunciato».
Molti italiani però – si legge ancora - sono preoccupati dell'ampiezza dei processi del presidente del Consiglio «mentre la crisi economica perdura e quasi un terzo dei giovani sono disoccupati». «Ritengono che Berlusconi passi più tempo a preparare la sua difesa che a risolvere i problemi del momento, come l'afflusso di immigrati clandestini a Lampedusa o la crisi della spazzatura a Napoli».
«Le battaglie in tribunale di Berlusconi riprendono senza di lui», è il titolo di un altro servizio Reuters sul Chicago Tribune, che parte dall'annunciata assenza di Berlusconi dal processo che si apre domani sul Rubygate. Un caso che ha attirato «l'attenzione del mondo», nutrendo i lettori di giornali in Italia e all'estero con storie scandalose di festini sessuali "bunga bunga".
«La procura di Milano chiede l'istruzione del processo a Berlusconi per il caso Mediatrade», titola El Mundo pubblicando una breve Efe.
El Pais ha un titolo più mordente: «Berlusconi diserta i suoi processi». Il quotidiano spagnolo aggiunge nel sommario: «La maggioranza di centrodestra ultima le leggi che devono aiutare il primo ministro a sfuggire ai suoi processi».
Nella sua corrispondenza da Roma, Miguel Mora parla di "un opportuno" viaggio a Tripoli che ha permesso al premier di evitare di presentarsi ieri all'udienza nel processo Mediatrade. E subito sottolinea che neppure domani sarà presente all'apertura del processo sul caso Ruby.
«Comincia a essere chiaro – scrive El Pais - che Berlusconi non ha nessuna intenzione di presentarsi ai processi, salvo che possa trasformare l'occasione in un buon meeting propagandistico». La nuova norma sulla prescrizione breve, oggi alla Camera, è «destinata a prescrivere il caso Mills in una questione di settimane». E anche buona parte delle imputazioni dei casi Mediaset e Mediatrade potrebbero rimanere senza effetto.
Per quanto riguarda il caso Ruby, il più «mediatico e atteso», i legali di Berlusconi hanno messo a punto una «strategia di blindaggio», spiega El Pais. Una via parlamentare, che consiste nell'approvare una mozione che solleva il conflitto di attribuzione, e una manovra giudiziaria, che consiste nel dilatare al massimo nel tempo le udienze.
Un'altra "tattica dilatoria", già molto usata in passato dai legali di Berlusconi, aggiunge El Pais, «è quella di citare una quantità enorme di testimoni che hanno poco o niente a che vedere con la causa». Sembrano rientrare in questa fattispecie le citazioni di persone famose come l'attore George Clooney, il calciatore Cristiano Ronaldo e la showgirl Belen Rodriguez.
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