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Questo articolo è stato pubblicato il 05 aprile 2011 alle ore 14:19.

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Roberto Maroni a Tunisi con il ministro degli Interni tunisino Habib Essid (Afp)Roberto Maroni a Tunisi con il ministro degli Interni tunisino Habib Essid (Afp)

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha firmato l'accordo con la Tunisia in materia di immigrazione, al termine di un negoziato durato tutta la giornata. «Abbiamo sottoscritto oggi un accordo tecnico sulla cooperazione tra i due Paesi contro l'immigrazione clandestina: oltre al rafforzamento della collaborazione tra forze di Polizia, previsti anche rimpatri», ha spiegato Maroni, dopo la firma dell'intesa a Tunisi. Si tratta, ha aggiunto il ministro, «di interventi di prevenzione nei confronti dell'immigrazione clandestina, che ci consentono di chiudere il rubinetto» dei flussi di immigrati irregolari «che è quello che intendiamo fare in piena collaborazione con le forze di sicurezza tunisine, collaborando e fornendo loro tutti i mezzi necessari».

Domani la firma del decreto per il permesso temporaneo agli immigrati
Sarà firmato domani il decreto del presidente del Consiglio per la concessione del permesso di soggiorno temporaneo di sei mesi ai tunisini arrivati quest'anno in Italia (sono circa 20mila). Il permesso non varrà per i migranti che arriveranno in Italia successivamente all'entrata in vigore del provvedimento. Rimpatrio diretto per i tunisini che sbarcheranno in Italia successivamente all'entrata in vigore del provvedimento. Questi rimpatri, spiegano fonti del Viminale, avverranno con procedura semplificata: basterà il riconoscimento della persona da parte dell'autorità consolare tunisina, senza ricorso alle schede dattiloscopiche.

Ora inizia la fase di cooperazione
È stato un negoziato fiume, durato tutta la giornata, quello affrontato dalla delegazione italiana, guidata dal ministro dell'Interno Roberto Maroni e da quella tunisina
, rappresentata dal ministro Habib Essid. Un'operazione «lunga e non facile, ma adesso inizia una fase di cooperazione più intensa, bisognerà attuarla, ma ci sono tutti i presupposti per il contrasto e la gestione dell'immigrazione irregolare». Maroni non ha fornito altre cifre o dettagli sull'intesa riservandosi di consegnare l'accordo «prima al presidente del Consiglio».

Bossi: dobbiamo chiudere i rubinetti
Per il leader del Carroccio, Umberto Bossi, «dobbiamo chiudere i rubinetti e cominciare a svuotare la vasca». Il Senatur si è detto d'accordo con i permessi temporanei agli immigrati: «Sì, sono d'accordo, così se ne vanno in Francia, in Germania...», Anche il premier aveva espresso il suo ottimismo questa mattina ai capigruppo della maggioranza riuniti a palazzo Grazioli, ribadendo la convinzione che il ministro Roberto Maroni a Tunisi riuscirà a definire l'intesa con il governo tunisino.

Solidarietà Ue a Italia
Intanto il parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza la relazione presentata dall'eurodeputato Fiorello Provera (Lega Nord) sull'emergenza migratoria dal Nord-Africa che ha colpito Lampedusa. La relazione raccomanda ai governi dei 27 di assistere l'Italia e chiede alla commissaria Malmstrom di attivare il meccanismo di solidarietà previsto nei trattati, inclusa la direttiva 55 sulla "protezione temporanea" dei rifugiati che provengono da zone di guerra. Domani 6 aprile alle ore 18 è prevista ua riunione politica governo-regioni in merito all'emergenza umanitaria-immigrazione dai Paesi del Nord Africa.

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