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Questo articolo è stato pubblicato il 06 aprile 2011 alle ore 08:09.

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Alcuni immigrati naufragati questa notte nel porto di Lampedusa, oggi 6 aprile 2011 (ANSA)Alcuni immigrati naufragati questa notte nel porto di Lampedusa, oggi 6 aprile 2011 (ANSA)

«Eravamo 370, siamo stati due notti e tre giorni in mare, poi abbiamo visto la nave italiana che si avvicinava». Sono drammatici i racconti di alcuni dei 51 superstiti della tragedia del canale di Sicilia dove un barcone carico di migranti partito dalla Libia che si sarebbe rovesciato durante le operazioni di soccorso, a circa 39 miglia dall'isola, provocando la morte di 250 persone. C'erano somali, eritrei, nigeriani, cittadini del Bangladesh, della Costa d'Avorio, del Ciad e del Sudan. Almeno quaranta donne e diversi minori. Molti dei sopravvissuti condotti a Lampedusa sono in stato di choc e in ipotermia.

Un uomo, che avrebbe perso moglie e figlio di tre anni, racconta: «La nave italiana è arrivata molto lentamente a motori spenti, molto lentamente, fino a un metro da noi. Ci siamo spostati e la nostra barca si è rotta e siamo caduti in mare».

Sono decine i cadaveri che l'equipaggio dell'elicottero della Guardia di finanza ha visto in mare, nell'area dove il barcone dei migranti è naufragato. Lo riferiscono al loro rientro i piloti che hanno volato dalle 10.30 alle 12.30 per fornire assistenza agli uomini della Capitaneria di porto che coordina i soccorsi. «Abbiamo sperato di vedere qualcuno che alzasse il braccio - dicono - ma non è accaduto. Tra i cadaveri, difficili da quantificare, anche corpicini di bambini».

Un giovane del Camerun dice di essere rimasto in Libia almeno due anni a fare l'imbianchino e quando è divampata la guerra gli avrebbero proposto di combattere contro i ribelli. Ma lui - racconta - è riuscito a trovare un barcone per partire pagando 1200 dollari sia per lui, che per la sua fidanzata, 24 anni, e un suo amico: gli altri due sono morti. «Siamo partiti dalla Libia su un barcone e ieri verso le sei di sera è cominciato il cattivo tempo. Siamo caduti in acqua - dice - era un inferno. Mi entrava acqua in bocca ma sono riuscito a rimanere a galla. C'erano almeno tre bambini e molte donne. Io mi chiamo Peter Ugo, ho 29 anni».

«Le ricerche vanno avanti e l'impegno è massimo, perché la nostra speranza è di salvare altre vite». Lo affermano fonti della Guardia costiera a Lampedusa. Nella zona del naufragio, 40 miglia dall'isola, sono impegnati motovedette, un motopesca e mezzi aerei giunti da Italia e Malta. Finora una ventina i cadaveri avvistati, tra loro, secondo alcuni testimoni, ci potrebbero essere donne e bambini. Sarebbero dunque almeno 130 i dispersi. Le condizioni meteomarine, con mare forza 6, rendono ancora difficili le operazioni. Già a Lampedusa i 48 superstiti, tra cui, spiegano fonti della Capitaneria, 8 donne, una delle quali in stato di gravidanza.

Dal 'fronte immigrati' arriva però anche l'esultanza dei mille profughi nel campo allestito a tendopoli nella caserma Andulfato di Santa Maria Capua Vetere, alla notizia che potranno ricevere i permessi di soggiorno temporaneo. A riferirlo è il parroco della chiesa Santissimo Nome di Maria di Caserta, don Antonello Giannotti. Domani i primi 200 faranno richiesta del permesso di soggiorno.

Intanto Lampedusa torna lentamente alla normalità: viene ripulita la 'collina della vergogna' dove, nei giorni più caldi sul fronte degli sbarchi, erano costretti ad accamparsi i tunisini. Ed è stata sgomberata completamente dai rifiuti la piccola spiaggia di Cala Palme e sono state lavate e disinfettate le principali piazze e vie del centro urbano. In campo anche mezzi nautici e subacquei, «in modo da liberare il mare dai rifiuti», spiega l'assessore regionale all'Ambiente Gianmaria Sparma.

È stato fissato il vertice bilaterale Italia-Francia tra il premier Silvio Berlusconi e il Presidente francese Nicolas Sarkozy: si terrà a Roma il 26 aprile. Il vertice avrà al centro il problema dell'emergenza immigrazione, la crisi libica e più in generale l'evolversi della situazione nei paesi del Nord Africa. (

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