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Questo articolo è stato pubblicato il 07 aprile 2011 alle ore 14:56.

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Il ministro francese Gueant: bloccheremo l'ondata di migranti dall'Italia. Maroni: atteggiamento ostileIl ministro francese Gueant: bloccheremo l'ondata di migranti dall'Italia. Maroni: atteggiamento ostile

Domani il ministro dell'Interno Maroni incontrerà il suo omologo francese Claude Gueant, ma la polemica tra i due Paesi cugini si è alzata di tono da quando le autorità italiane hanno imboccato la via dei permessi straordinari temporanei per i migranti provienienti dalle coste del Nordafrica. La posizione del Governo francese considera che i permessi di soggiorno temporaneo italiani dati agli immigrati per motivi umanitari non escludano la possibilità che i migranti stessi siano respinti dalla Francia e rinviati in Italia. Secondo il ministro Gueant, per circolare «all'interno dello spazio Schengen - non basta avere un'autorizzazione di soggiorno in uno degli Stati membri ma sono necessari documenti di identità e, soprattutto, una giustificazione di risorse». Insomma, se i requisiti richiesti per accogliere i migranti non saranno soddisfatti, Parigi rimanderà i tunisini in Italia, come ha già fatto per i 2.800 irregolari che nel mese di marzo sono stati rimandati oltre confine.

La Francia perseguirà quindi la linea della tolleranza zero e le direttive parigine sono già state diramate ai prefetti del Paese. La cosa non è affatto piacuta al ministro Maroni, che nel corso di un'informativa al Senato, ha parlato di «atteggiamento di ostilità» da parte francese nei confronti dell'Italia sul tema dell'immigrazione. «Visto che la stragrande maggioranza delle persone arrivate in Italia ha detto che vuole andare soprattutto in Francia, noi pensiamo che debba esserci un'iniziativa comune tra Italia e Francia per gestire il fenomeno», ha detto Maroni, secondo il quale «la libera circolazione nell'area Schengen è garantita da regole che devono essere rispettate».

Sulla querelle che oppone Francia e Italia è intevenuto anche il portavoce della Commissione Ue, Marcin Grabiec, secondo il quale «dare un permesso agli immigrati non implica che questi abbiano un permesso automatico di viaggiare». Anche però quando gli immigrati avranno in tasca un permesso temporaneo, «queste persone devono rispettare alcune condizioni», ha precisato il portavoce. Gli immigrati dovranno essere muniti di un documento di viaggio, dovranno dimostrare di avere mezzi di sussistenza e dimostrare anche di non rappresentare rischi per l'ordine pubblico: le condizioni appunto fatte rilevare dalle autorità francesi. «Le persone in possesso di un permesso e che rispettino queste condizioni - ha spiegato Grabiec - possono viaggiare negli Stati membri della Ue per un periodo di tre mesi. Chi invece non rispetta queste condizioni, dovrà essere rimpatriato verso lo Stato membro di provenienza». Ciò significa rispedirli in Italia, se il rimpatrio sarà decisi dalle autorità di Parigi contro immigrati che arrivino dal territorio italiano. (M. Do.)

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