Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 11 aprile 2011 alle ore 16:31.

My24
Report contro i social network? Gabanelli: non sono dei giochiniReport contro i social network? Gabanelli: non sono dei giochini

Incapacità della tv di raccontare internet oppure narcisismo 2.0? Come interpretare le reazioni negative alla puntata di ieri di Report sui social network? "Non sono mica dei giochini", ha spiegato Milena Gabanelli, replicando alle critiche in un intervista rilasciata stamattina all'Unità.

Questa è la conclusione a cui voleva arrivare la conduttrice di Rai 3, parlando a un pubblico generalista di un mondo complesso e in continua evoluzione, come quello della Rete. Eppure gli utenti di internet non l'hanno presa tanto bene: in molti hanno accusato Report di semplice retorica, allarmismo, disinformazione e superficialità.

L'inchiesta di Stefania Rimini, dal titolo "Il prodotto sei tu", mandata in onda ieri sera su Rai 3, ha parlato della Rete concentrando l'attenzione sui rischi e i pericoli per la privacy. Con alcuni accenni a come fanno i soldi i big come Facebook e Google (molto interessanti in termini giornalistici, ma che nell'insieme ovviamente hanno contribuito a dare una connotazione negativa ai colossi del web), la puntata è stata un elenco dei rischi che si corrono iscrivendosi ai social network, caricando un video su You Tube oppure utilizzando la posta elettronica: truffe online, phishing, spam, furti di identità, utilizzo dei propri dati personali a fini commerciali, pericoli per i minori, diffamazione, ecc.

Che il pubblico al quale si rivolgeva la puntata non fosse quello di internet è diventato chiaro dopo poco, quando l'autrice ha presentato Twitter affermando "per chi non lo conoscesse". Poi le critiche si sono concentrate sulla selezione delle fonti: Matteo Bordone, blogger di Wired.it parla di impostazione "suffragata dalle opinioni di autentici sconosciuti, legati a gruppi, organizzazioni e progetti che io non ho mai sentito"; le interviste, a chi è stato truffato o la cui privacy è stata violata, sono per lo più a utenti inesperti (anziani che frequentano corsi per Facebook, oppure coppie di giovani genitori che pubblicano liberamente video dei loro figli su You Tube).

I commenti negativi su Twitter si sono moltiplicati di ora in ora: "Il servizio di #report e' superficiale e reca danno a chi lavora nel settore" (GuglieCornelli); "Ma quelli di report dove si sono preparati per la puntata di oggi, al cepu?" (KdeP); Alessandro Nasini ha parlato di "brutto scivolone di #report"; mentre ernestobruscia ha spiegato: "#report mette insieme troppe tematiche trattate tutte con troppa superficialità". In conclusione, come spiega @aleboz "per fare una metafora diciamo pure che è stato spiegato il coltello come strumento per uccidere e non per mangiare #report".

Dall'altra parte si schierano i difensori di Report, accusando la Rete di "narcisismo 2.0". Una cosa è certa: approssimazioni a parte, niente di falso è stato detto ieri da Report. Come ha replicato Milena Gabanelli, "non abbiamo fatto una puntata per la Rete. Ci sono anche quelli che non sanno come funziona il meccanimso dell'https. Abbiamo portato in televisione un argomento che di solito viene utilizzato in Rete tra competenti, abbiamo dovuto adattare il linguaggio, semplificare. Mi guarda anche la signora Cesira e devo essere in grado di spiegare anche a lei certe cose. Sennò ci sono solo dei soggetti che parlano tra loro e il resto del mondo fuori".

L'orgoglio della Rete si è sentito offeso dal tono della trasmissione? Probabilmente internet non è molto abituata a mettersi in discussione e quando a "fare le pulci" è una trasmissione come Report, a cui viene attribuita proprio dal web la capacità di dire la verità, di dire le cose come stanno, è facile barricarsi sulla difensiva.

"Abbiamo fatto una puntata senza dire alla fine cosa è bene e cosa è male – ha concluso la Gabanelli -, il taglio della trasmissione non è stato contro Facebook o Twitter. Mai detto che bisogna prendere le distanze dai social network. Ma non sono giochini, attenzione, questo no".

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi