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Questo articolo è stato pubblicato il 18 aprile 2011 alle ore 11:30.

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La Ue dà ragione alla Francia: «A Ventimiglia rispettate le regole» (Ansa)La Ue dà ragione alla Francia: «A Ventimiglia rispettate le regole» (Ansa)

Parigi non avrebbe violato le regole europee sospendendo temporaneamente ieri il traffico ferroviario in partenza da Ventimiglia verso la Francia.

A quanto si è appreso, le autorità francesi hanno già proceduto a spiegare le ragioni alla base della decisione di ieri ai competenti servizi della Commissione Ue che ora le stanno valutando con attenzione.
Il blocco per alcune ore del traffico ferroviario, sostengono i francesi, sarebbe stato deciso in seguito all'annuncio di tenere una manifestazione non autorizzata a sostegno dei migranti tunisini e quindi per prevenire il rischio di incidenti.

Secondo le prime indicazioni trapelate da Bruxelles, ciò configurerebbe la sussitenza di uno dei casi - quello legato a motivi di ordine pubblico - per i quali è prevista la temporanea sospensione degli accordi di Schengen.

Nessun reclamo dall'Italia
La Commissione europea, inoltre, non ha ricevuto alcun reclamo dalle autorità italiane. Lo ha confermato il portavoce della commissaria Ue gli Affari interni, Cecilia Malmstrom, rispondendo ai cronisti durante il briefing quotidiano: «Se c'è uno Stato membro che considera che le regole di Schengen non sono rispettate, può rivolgersi alla Commissione, che ha il compito di assicurare l'adempimento delle norme. Se ricevessimo un reclamo, naturalmente dovremmo agire. Gli italiani - ha detto il portavoce - non hanno reclamato». Quello che invece l'esecutivo di Bruxelles non può fare è verificare che la concessione dei permessi di soggiorno provvisori rispetti le regole: questo, infatti, è di competenza degli stati membri. «I permessi provvisori - ha ricordato- non sono documenti di viaggio, per poter circolare liberamente nello spazio Schengen, occorre soddisfare altre condizioni, avere risorse economiche sufficienti e non costituire una minaccia per l'ordine pubblico».

Per il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ieri a Ventimiglia non c'era alcun problema di ordine publico. Commentando l'assenso dell'Unione Europea al blocco dei treni, il ministro ha spiegato che «la Francia ha motivato tale decisione con un problema di ordine pubblico che secondo me non c'era. La nostra protesta è stata particolarmente ferma e il traffico è ripreso. Tutto qua».

La Francia raffredda la tensione
Parigi rispetterà «la lettera e lo spirito» dell'accordo di Schengen sulla libera circolazione in Europa e non vuole tensioni con l'Italia. Lo ha assicurato il ministro dell'Interno, Claude Gueant, a margine di una visita a Bucarest. Con la Francia, la situazione si è chiarita e l'incidente si è risolto, ha dichiarato oggi il portavoce della Farnesina, Maurizio Massari, secondo il quale non c'è nessun isolamento dell'Italia nell'Unione Europea. Anzi, l'opposto. «Con tenacia diplomatica - ha sottolineato - stiamo ottenendo il riconoscimento dell'urgenza di una soluzione sul problema migratorio in ambito europeo». Il portavoce della Farnesina ha inoltre ricordato come sul tema del rilascio dei permessi temporanei, la Commissione abbia dato ragione all'Italia e come anche sulla necessità di solidarietà in Europa si sono espresse le più alte istituzioni europee».

Acqua sul fuoco da Maroni
Acqua sul fuoco dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni. «Mi pare che adesso la situazione sia tornata normale - ha detto il ministro confidando nel vertice italo-francese a Roma del 26 aprile per «risolvere amichevolmente questioni che non ha senso che continuino a rimanere». Sono già una trentina i tunisini che questa mattina, in treno, dalla stazione ferroviaria di Ventimiglia, hanno ripreso il loro viaggio della speranza verso la Francia, muniti di regolare permesso di soggiorno rilasciato dal Commissariato di Ventimiglia. Al momento, non si segnalano respingimenti dal versante francese.

Oltre 330 tunisini rimpatriati da Lampedusa
Con la Tunisia l'accordo procede, ha assicurato Maroni, confermando che «oltre 330 i tunisini sono stati già rimpatriati» da Lampedusa. «Continueremo a farlo - ha detto il Ministro - perchè pensiamo sia un deterrente importante: quelli che vengono dalla Tunisia sanno che saranno tutti rimpatriati». Altra storia quella dei profughi libici in fuga dalla guerra che «non saranno rimpatriati, perchè non possono esserlo».

La notizia snobbata sui giornali francesi
La stampa francese ha dato scarsa attenzione al blocco dei treni a Ventimiglia. Mentre nella penisola la notizia apre le prime pagine di tutti i giornali, in Francia, è per lo più ridotta a una colonna nella pagina di cronaca nazionale, o addirittura a un trafiletto. Unica eccezione Le Figaro, che dedica al «conflitto franco-italiano» che «si avvelena» un lungo articolo, a firma del corrispondente a Roma Richard Heuzè. Il reportage è stato poi ripreso sul sito del quotidiano e commentato da centinaia di utenti francesi che considerano giusto e legittimo il blocco del traffico ferroviario.

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