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Questo articolo è stato pubblicato il 23 aprile 2011 alle ore 10:30.

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L'esercito di Gheddafi si sta ritirando da Misurata. Ancora vittime. Primo attacco Usa con i droni (Epa)L'esercito di Gheddafi si sta ritirando da Misurata. Ancora vittime. Primo attacco Usa con i droni (Epa)

L'esercito governativo libico avrebbe ricevuto l'ordine di ritirarsi dalle posizioni occupate attorno a Misurata, terza città del Paese sotto assedio da settimane: lo hanno confermato fonti della ribellione libica. Come riporta il quotidiano francese Le Figaro, un possibile ritiro era stato ipotizzato ieri dal Ministero degli Esteri libico, con la condizione che la zona sarebbe stata affidata alle tribù locali con l'obiettivo di mettere fine al conflitto "o con i negoziati oppure con la forza".

La situazione sul terreno tuttavia rimane ancora incerta: le vittime dei combattimenti di oggi sono almeno una decina, secondo fonti ospedaliere che parlano anche di una cinquantina di feriti.

L'annuncio del ritiro arriva dopo le notizie sui consistenti successi dell'opposizione nella città e i nuovi bombardamenti aerei della Nato sulla capitale Tripoli.

Il vice ministro degli Esteri del Paese africano, Khaled Kaim ha sottolineato che i raid dell'alleanza atlantica hanno impedito ai combattenti fedeli al colonnello Muammar Gheddafi di riprendere Misurata e che i leader tribali hanno dato un «ultimatum» all'esercito. «Se non riescono a risolvere il problema a Misurata allora la popolazione della regione will move in», ha spiegato, «la situazione a Misurata sarà attenuata, sarà affrontata dalle tribù intorno a Misurata e il resto della popolazione di Misurata e non dall'esercito libico. La tattica dell'esercito è avere avere una soluzione chirurgica, ma con gli attacchi aerei non funziona».

Sono emerse indiscrezioni che alcuni dei siti della città più importanti a livello strategico - compreso l'edificio più alto, il Tameen - sono stati conquistati dai ribelli, che ne ha sottratto il controllo all'esercito. Le forze di Gheddafi avevano utilizzato edifici del genere per riprendere possesso di Misurata, con i cecchini accusati di sparare indiscriminatamente contro le persone.

Kaim ha inoltre criticato l'iniziativa dell'America di iniziare a utilizzare i droni, l'ha definita una tattica «sporca» che rappresenta «un'ulteriore crimine contro l'umanità».

Mentre finisce l'angoscia per gli undici membri dell'equipaggio del rimorchiatore Asso 22, sequestrato da uomini armati di Gheddafi in Libia il 20 marzo scorso. Nella tarda serata di ieri la nave è stata rilasciata e gli otto italiani, i due indiani e il cittadino ucraino a bordo potranno finalmente rientrare a casa.

L'armatore della Augusta Offshore, Mario Mattioli, ha ringraziato la Farnesina e i suoi collaboratori. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha espresso «particolare soddisfazione per l'esito positivo» della vicenda.

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