Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 16 maggio 2011 alle ore 13:20.

My24
Il Tribunale penale internazionale chiede l'arresto di GheddafiIl Tribunale penale internazionale chiede l'arresto di Gheddafi

Il procuratore della Corte penale internazionale, Luis Moreno Ocampo, ha chiesto un mandato di arresto contro il leader libico Muammar Gheddafi per crimini contro l'umanità. Oltre che per Gheddafi, il procuratore della Corte penale internazionale ha chiesto ai giudici di emettere un mandato di cattura anche per il figlio di Gheddafi, Saif al-Islam e per il capo dello spionaggio libico, Abdullah al-Senussi. L'incriminazione è la stessa: crimini contro l'umanità.

Le accuse della Corte al rais
Per il procuratore, il colonnello ha compiuto e sta tuttora compiendo questi crimini «per preservare il suo potere assoluto» che esercita ricorrendo «sistematicamente» alla paura. I complici più diretti del disegno criminale di Gheddafi - è l'accusa del procuratore - sono il figlio Saif al-Islam e il capo dei servizi libici Abdullah al-Senussi. Anche per questi due responsabili Ocampo ha chiesto ai giudici un mandato di cattura, con la stessa incriminazione di quella del rais: crimini contro l'umanità. A sostegno delle prove, l'ufficio del procuratore può portare «molti testimoni», al momento sono sotto protezione. I libici fuori dalla Libia «hanno paura, ma è il momento di fermare i crimini e parlare» ha esortato il procuratore. Se i giudici accoglieranno la richiesta del procuratore, dovranno essere «le autorità libiche» ad eseguire il mandato di cattura perché «sono loro che hanno la responsabilità di catturare i responsabili che si trovano su territorio libico L'applicazione dell'ordine di arresto «è un segnale contro chi continua a compiere crimini» ha detto Ocampo. «Il mondo non lo permetterà» ha concluso. Il procuratore non ha dato indicazioni sui tempi della decisione dei giudici.

Uomini del regime attesi a Mosca
Rappresentanti del regime di Gheddafi sono attesi domani a Mosca. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass, riportando le parole del ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov. «Abbiamo concordato incontri a Mosca con i rappresentanti di Tripoli e Bengasi. Gli inviati di Tripoli saranno qui domani», ha detto Lavrov.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi