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Questo articolo è stato pubblicato il 16 maggio 2011 alle ore 19:30.

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Dominique Strauss-Kahn resta in carcere. Il giudice della Corte, Melissa Jackson, ha convalidato il fermo di polizia per il direttore del Fondo monetario internazionale e respinto la richiesta della difesa di rilascio su cauzione di un milione di dollari. Strauss-Kahn, 62 anni, quattro figli, oggi camicia bianca e barba incolta, si presenterà davanti alla Corte di New York il 20 maggio. Sulla base delle accuse formalizzate nei suoi confronti il direttore dell'Fmi rischia fino a 74 anni e tre mesi di carcere, qualora fosse trovato colpevole di tutti i capi d'accusa. È quanto si apprende, ha scritto l'agenzia Radiocor Il Sole 24 Ore, dalla documentazione del tribunale.

Sette le accuse per l'aggressione al Sofitel Hotel
Le accuse non sono, infatti, sei, come avevano riferito le emittenti televisive americane in un primo momento, ma sette. L'imputato, che avrebbe obbligato a rapporti sessuali una cameriera di 32 anni del Sofitel Hotel di New York: due capi d'accusa sono di primo grado, per aggressione sessuale, uno di primo grado per tentato stupro, uno di primo grado e uno di terzo grado per abuso sessuale, uno di secondo grado per sequestro di persona e uno per palpeggiamenti. I reati sessuali possono portare, ognuno, a una pena di 25 anni, gli altri a una pena tra i tre mesi ai sette anni.

I dettagli: graffi sul torace e tracce di Dna
Altri dettagli rischiano di compromettere la posizione processuale di Strauss-Kahn: secondo i rapporti sul caso inviati dai diplomatici francesi al ministero degli Esteri di Parigi, riportati da Atlantico.fr «dei graffi sono stati constatati sul torace dell'autore presunto dei fatti. Quest'ultimo ha dato il suo consenso a effettuare nuovi esami». La polizia avrebbe utilizzato dei "rape kit" i "kit di stupro", appositamente studiati in questi casi per effettuare prelievi sui corpi di vittima e accusato. I funzionari della polizia di New York hanno riferito ai diplomatici francesi che «tracce di Dna
(verosimilmente di sperma) sono state trovate e che erano in corso di analisi e comparazione. I risultati sono attesi non prima di cinque giorni», riferiscono i cablogrammi citati da Atlantico.

Depositata accusa formale per sodomia
Il no alla richiesta di scarcerazione avvalora il fatto che vacilli l'alibi del direttore del Fmi. Strauss-Kahn sostiene di aver lasciato l'hotel Sofitel di New York a mezzogiorno, un'ora prima della presunta violenza ai danni della cameriera afroamericana Ophelia. Pare, ha scritto il quotidiano francese Libération sul sito, che la polizia abbia corretto l'ora dell'aggressione, avvenuta verso mezzogiorno e non più verso le 13, come annunciato finora dagli avvocati del direttore dell'Fmi che non gode dell'immunità diplomatica. Nel pomeriggio ad aggravare la situazione il deposito di formale accusa anche per sodomia. Lo ha reso noto la Abc, citando la denuncia presentata oggi dal procuratore distrettuale di New York, Cyrus Vance.

La difesa degli avvocati di Strauss-Kahn
Il direttore del Fondo monetario internazionale (guarda le foto dell'arresto) oggi è stato quindi in tribunale a New York. Gli avvocati disporrebbero di prove che dimostrano come Strauss-Kahn sia uscito dall'albergo Sofitel un'ora prima del momento della supposta aggressione come risulta dalla ricevuta e dalla consegna delle chiavi alla reception. Poi avrebbe pranzato con la figlia Camille in un ristorante, per prendere in seguito un taxi diretto all'aeroporto di New York. Una volta arivato al Jfk, il direttore dell'Fmi si sarebbe reso conto di aver dimenticato il cellulare all'albergo e avrebbe chiamato la reception per assicurarsi che gli venisse restituito. Questa telefonata ha permesso alla polizia di rintracciarlo e localizzare la sua posizione.

Nuovi esami sugli abiti
L'udienza preliminare davanti a un tribunale penale di Manhattan fissata per le 11 ora locale, le 17 in Italia. Il direttore generale dell'Fmi ha lasciato solo in tarda serata, ammanettato e scortato da due agenti in borghese, il commissariato di Harlem a New York, dove era trattenuto da oltre 24 ore per tentato stupro, violenza sessuale e sequestro di persona. La polizia di New York ha ottenuto un nuovo mandato per esaminare gli abiti di Strauss-Kahn, alla ricerca di nuove tracce di Dna. Un nuovo mandato «è stato ottenuto per esaminare i suoi abiti» per cercare «tracce di Dna», ha spiegato John Grimpel, portavoce della polizia di New York. Strauss-Kahn - che all'uscita dal commissariato non ha detto una parola alla folla di giornalisti - ha già preannunciato che si difenderà «vigorosamente» dalle accuse formulate contro lui e accettato nuove analisi della polizia.

La versione di Ophelia. La polizia: è affidabile
La vittima sarebbe, secondo la polizia di New York, «molto affidabile»: madre di una figlia di 15 anni, lavorava nell'hotel da tre anni e non avrebbe mai attirato l'attenzione in modo negativo. La cameriera ha formalmente identificato ieri Dominique Strauss-Kahn in un confronto all'americana. La donna, 32 anni, ha riferito alla polizia di essere entrata nella suite 2806 del Sofitel di Times Square poco dopo mezzogiorno di sabato, avrebbe prima suonato, come prevede la policy dell'albergo. Non avendo avuto risposta, ha pensato che all'interno non ci fosse nessuno ed è entrata per fare le pulizie, lasciando la porta aperta. In quel momento Strauss-Kahn sarebbe uscito dal bagno, nudo. Avrebbe quindi chiuso a chiave la porta per poi aggredire la donna.

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