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Questo articolo è stato pubblicato il 22 maggio 2011 alle ore 19:27.

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La domanda di Lucia Annunziata, durante il faccia a faccia nella trasmissione «In mezz'ora» è secca: quanto costa la soluzione per l'emergenza rifiuti proposta dai candidati?. È su questo interrogativo si consuma lo scontro tra Gianni Lettieri (Pdl) e Luigi De Magistris (Idv e SeL), entrambi al ballottaggio per la poltrona di sindaco di Napoli.

«Risparmieremo perchè non vogliamo grandi opere pubbliche che inquinano ma pensiamo a cose semplici che fanno in tutte le città europee», resta nel vago l'ex pm, ribadendo l'elenco delle sue scelte, dal no al termovalorizzatore di Napoli Est, previsto per legge e con il bando di gara già avviato, alla differenziata porta a porta estesa a tutti i quartieri della città fino alla costruzione di siti di compostaggio e alla cancellazione della Tarsu in favore del pagamento di una tassa in base ai rifiuti prodotti.

«Si faccia dire quanto costa!», sbotta Lettieri con il conduttore, che è già propenso a incalzare l'ex pm. «Nessun costo aggiuntivo, Lettieri aggiustati l'auricolare - dice De Magistris -: utilizzeremo per la differenziata e il compostaggio Asia (l'azienda a totale partecipazione del Comune che si occupa della raccolta e con i bilanci in rosso, ndr) più i cittadini che hanno fatto corsi di formazione nel settore ambiente».

«Ha la bacchetta magica!», esordisce Lettieri. Poi snocciola cifre: «Ci vogliono 1.600 persone per la differenziata, eliminando i cassonetti. Ci vogliono 90 milioni di euro, poi bisogna pagare 1.600 persone e altri 27-28 milioni per gli impianti di compostaggio. Il Comune è al dissesto, lo ha detto il sindaco uscente Rosa Russo Iervolino di avere le casse vuote. Servono 500 milioni di euro per evitare che i dipendenti comunali si vedano 400 euro in meno in busta paga con il dissesto e per i fornitori. Per questo ho chiesto una legge obiettivo come Catania e Roma, e come si appresta a fare Firenze, per portare soldi in cassa».

«Io nella mia giunta chiamerò persone oneste e coraggiose, tu pensi a Bertolaso», accusa ancora De Magistris. «L'ho chiamato come consulente - precisa l'imprenditore - in venti anni è l'unico che ha tolto due volte i rifiuti dalle strade».

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