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Questo articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2011 alle ore 09:03.

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Premier libico pronto a proporre una tregua sotto controllo OnuPremier libico pronto a proporre una tregua sotto controllo Onu

Il capo del Governo libico, Baghdadi Mahmudi, si appresta a inviare un messaggio ai leader internazionali per proporre un cessate il fuoco immediato sotto controllo delle Nazioni Unite. Lo scrive oggi il quotidiano britannico The Independent. Il regime del colonnello Gheddafi sarebbe pronto ad avviare delle trattative senza condizioni con i ribelli, annunciare un'amnistia e discutere una nuova costituzione. «Il futuro della Libia - si legge in una lettera firmata da Baghdadi Mahmudi di cui il quotidiano pubblica alcuni stralci - sarà radicalmente diverso da quello di questi ultimi tre mesi».

«Ma per fare questo, dobbiamo mettere fine ai combattimenti, cominciare a discutere, metterci d'accordo su una nuova costituzione e creare un sistema di governo che rifletta la realtà della nostra società e sia conforme alle esigenze di un Governo moderno», indica il capo dell'Esecutivo libico. Secondo una fonte governativa britannica citata dall'Independent, i Paesi occidentali potrebbero accettare un cessate il fuoco a condizione che Gheddafi vada in esilio.

Ban Ki Moon chiede un nuovo Governo
Intanto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, è tornato a parlare al telefono, «a lungo», con lo stesso premier di Tripoli, ribadendo «la richiesta urgente di un cessate il fuoco» e di «formare un Governo che vada incontro alle aspirazioni del popolo della Libia». Lo ha riferito lo stesso segretario generale, parlando ai leader riuniti al summit straordinario dell'Unione africana, tenutosi ieri ad Addis Abeba. Il capo del Palazzo di Vetro ha poi spiegato che il suo inviato speciale in Libia, l'ex ministro giordano Abdelilah al Khatib, sarà nuovamente a Tripoli la prossima settimana. «Entrambe le parti si sono impegnate a cercare una soluzione attraverso il mio inviato», ha detto il segretario generale.

Onu e Stati Uniti studiano una possibile tregua
Ma le Nazioni Unite si muovono anche cercando di ottenere l'appoggio e la collaborazione degli Stati Uniti. Il responsabile Onu delle operazioni per il mantenimento della pace, il francese Alain Le Roy, si è infatti recato a Washington per una serie di colloqui con alti funzionari dell'amministrazione di Barack Obama sul futuro della Libia. Le due parti discuteranno dei modi in cui stabilire un'eventuale tregua nel Paese nordafricano e della possibilità di inviare i caschi blu dell'Onu per monitorare l'eventuale - ma per ora piuttosto improbabile - cessate il fuoco.

Nuove esplosioni a Tripoli
Passando al fronte dei combattimenti quattro esplosioni sono state udite nella notte nella capitale libica, bersaglio da due giorni di intensi raid aerei della Nato che nelle ore precedente avevano colpito anche la città di Nalut, secondo l'agenzia libica Jana. Le esplosioni a Tripoli sono avvenute attorno alle 2 di notte non lontano dal centro della capitale, secondo un giornalista della Afp. I caccia hanno continuato a sorvolare a lungo nei cieli della capitale.

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