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Questo articolo è stato pubblicato il 29 maggio 2011 alle ore 20:32.

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Dominique Strauss-Kahn sta arruolando un team di investigatori, ex spie Cia e consulenti della comunicazione per combattere contro le accuse di violenza sessuale della cameriera in un hotel di New York. Accuse che lo hanno portato all'arresto e alle dimissioni dal Fondo monetario internazionale. I consiglieri dell'ex direttore generale del Fmi avranno il loro bel da fare per tentare di ribaltare una situazione complicata dal punto di vista processuale e di immagine sia negli Stati Uniti che in Francia, il suo paese d'origine, dove, prima dell'arresto, stava cercando di rafforzare la sua reputazione in vista delle elezioni presidenziali del 2012.

Strauss-Kahn, che è agli arresti domiciliari a New York, ha rigettato ogni accusa, ma il caso potrebbe richiedere diversi mesi prima di arrivare a una soluzione giudiziaria in un'aula di tribunale. Così l'ex capo del Fmi, agli arresti domiciliari, ha individuato una sistemazione più stabile, dopo quattro giorni in carcere e diversi altri passati in un appartamento assediato dai mass media. Aiutato da sua moglie Anne Sinclair ha trovato una lussuosa abitazione di due piani nel quartiere TriBeCa a Manhattan.

Il team di Strauss-Kahn è in procinto di firmare un contratto a Washington con TD International, uno studio di "consulenza strategica" che si occupa sia di relazioni pubbliche che di servizi investigativi ed è gestito da ex ufficiali di operazioni della Cia e diplomatici degli Stati Uniti in pensione. Una seconda azienda "arruolata" è la Guidepost Solutions, che si descrive come una « società di consulenza che offre un servizio completo di indagini e sicurezza».

A Parigi il team di Strauss-Kahn ha chiesto la consulenza, almeno
informalmente, di alcuni consiglieri con cui lavorava in passato affiliati a Euro RSCG, uno dei migliori hub di public relation in Francia. Anche se l'azienda ha negato, una fonte vicina alla entourage di Strauss-Kahn ha detto che almeno alcuni dei consulenti che in passato hanno lavorato con l'imputato ora lo continuano tranquillamente ad essere. I«quattro moschettieri» arruolati, dirigenti o ex nella società di pubbliche relazioni Euro RSCG, sarebbero: Stephane Fouks, Anne
Hommel, Gilles Finchelstein e Ramzi Khiroun che iniziò a lavorare
a stretto contatto con Strauss-Kahn dopo le sue dimissioni come ministro francese delle Finanze nel novembre 1999.

Negli Stati Uniti il team di legali è guidato da Benjamin Brafman, un importante avvocato newyorkese penalista, che difese anche Michael Jackson, noto per la sua approfondita preparazione e aggressività.

Il fondatore della TD International è William Verde, un ex diplomatico americano. L'azienda di consulenza, alla fine del 2006, ha agito come rappresentante negli Stati Uniti di Yulia Tymoshenko, leader in Ucraina della rivoluzione arancione e poi primo ministro, ora finita in disgrazia. Nel 2007 fu proprio la TD International a fare da hub di consulenza nella comunicazione per Strauss-Kahn con lo specifico obiettivo - come riporta il contratto stipulato all'epoca, per un valore pari sembra a 20mila euro - di «iniziare a lavorare subito e continuare fino all'ascesa del cliente a capo del Fondo Monetario Internazionale».

L'altra società di consulenza esterna di cui si avvale il team di Strauss-Kahn è la Guidepost Solutions, presieduta da Bart Schwartz (un ex capo della sezione penale della Procura degli Stati Uniti a Manhattan). La mission della società è quella di condurre «indagini sui fatti». In un caso come questo, il team di avvocati della difesa potrebbe aver «bisogno di conoscere meglio come sono andati i fatti e trovare informazioni» sulla presunta vittima di Strauss-Kahn.

L'assunzione di questo piccolo esercito di avvocati, investigatori ed guardie di sicurezza e, forse, addetti alle pubbliche relazioni non sarà a buon mercato. Si stima che per Strauss-Kahn potrebbe essere necessario versare circa 200mila euro al mese solamente per la sicurezza. Le parcelle per gli avvocati e gli investigatori, poi, potrebbero costare molto ma molto di più: si parla di milioni di dollari. Milioni di dollari contro la testimonianza di una cameriera di colore, ragazza madre, immigrata e originaria della Costa d'Avorio.

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