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Questo articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2011 alle ore 18:09.

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Partirà dal Poetto ma non andrà ad Arcore come Renzi: ecco chi è Massimo Zedda il neosindaco di CagliariPartirà dal Poetto ma non andrà ad Arcore come Renzi: ecco chi è Massimo Zedda il neosindaco di Cagliari

La prima telefonata, lo confessa lui stesso emozionato e anche sorpreso dal risultato, gli è arrivata da Fabio Mussi. Ma forse gli auguri più graditi sono quelli che, in conferenza stampa, gli sono giunti dal suo avversario Massimo Fantola. «Complimenti al nuovo sindaco di Cagliari. È stata una competizione importante e difficile, svolgerà un ruolo bellissimo e importantissimo. Ha raggiunto un grande obiettivo». Perché Massimo Zedda, 35 anni, sostenuto da Sel e Pd, è adesso il primo cittadino del capoluogo sardo, il sindaco, come spiega davanti alle telecamere, «anche di chi non mi ha sostenuto».

Zedda: il risultato era nell'aria
In testa ha ben chiaro cosa farà domani per la città che lo ha incoronato con oltre il 59% dei consensi. «Mi auguro di governare bene, per chi aspetta risposte, come disoccupati e precari. È stata una bella sfida, con stile. Il risultato era nell'aria: la città mi ha dato fiducia, è un sogno che si è realizzato». Un sogno che si è materializzato con il passare delle ore. Quando, dopo le prime proiezioni che lo davano ancora appaiato con Fantola, il consigliere regionale di Sel ha preso il volo verso la guida della città.

Sel esulta: vittoria più bella dallo scudetto
Nichi Vendola
che ha creduto in lui non l'ha ancora chiamato. «Stavo per sentirlo», ammette il neosindaco. Ma l'entusiamo del suo partito è evidente e si legge tutto nelle parole di Michele Piras, coordinatore regionale di Sel, pronunciate tra le lacrime. «È la più bella vittoria di Cagliari dallo scudetto (vinto nell'aprile del 1970, ndr) a oggi».

La prima mossa? Il Poetto, ma non andrà a cena da Berlusconi
Zedda incassa e intanto pensa già a come risolvere il futuro della spiaggia del Poetto, ma anche il ripascimento che l'ha deturpata nel 2003. Perché sarà questa la sua prima mossa. Ma non andrà a cena con il Cavaliere ad Arcore per ottenere denari per la sua città, come ha fatto qualche collega del centro-sinistra (leggi Matteo Renzi, sindaco di Firenze). «Per ottenere risorse per Cagliari, si va ai ministeri, non a cena da Silvio Berlusconi».

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