Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2011 alle ore 08:05.

I club coinvolti nell'inchiesta di Cremona rischiano penalizzazioni e retrocessioni d'ufficio. I giudici sportivi potrebbero emettere i primi verdetti già in estate. Prevedere uno sconvolgimento delle classifiche di B e Lega pro appare però al momento azzardato. E ancora più azzardato è immaginare sanzioni per i club di A citati nelle intercettazioni (Lecce o Bologna). Per ora, sono 18 le partite sub judice. E altrettante sono nell'elenco delle gare "sospette" che potrebbero finire nel mirino della Procura federale se dalle indagini dovessero saltare fuori elementi compromettenti. Ma chi rischia di più? Cremonese e Benevento, squadre in cui militava e milita il portiere Marco Paoloni, sono coinvolte frequentemente nei match oggetto delle truffe.

Rispettivamente in quattro e tre partite. Il Ravenna è stato protagonista in quattro delle partite sotto esame, l'Atalanta in tre, Ascoli e Spezia in due. In almeno un match sub judice hanno giocato - a parte la truffa fallita di Inter e Lecce - Monza, Paganese, Viareggio, Livorno, Taranto, Piacenza, Verona, Cosenza, Reggiana, Alessandria, Pisa, Sassuolo e Siena.
Ad oggi, in B i risultati più in bilico sembrano la promozione dell'Atalanta e la salvezza dell'Ascoli. Atleti di entrambe le squadre risultano infatti indagati, anche se i gradi di colpevolezza andranno accertati caso per caso.

D'altro canto, se la responsabilità oggettiva pende come una spada di Damocle sui club, in circostanze così gravi, la giustizia sportiva riconosce un trattamento meno severo alle società che si dimostrano in buona fede. Non a caso, molti team si sono subito dichiarati parti lese e hanno annunciato che si costituiranno parti civili. Perciò, in Lega Pro si profila già una palese differenza tra la responsabilità oggettiva della Cremonese che ha denunciato l'«avvelenamento» dei propri atleti dopo il match con la Paganese del novembre 2010 da cui è scaturita l'indagine e quella del Ravenna il cui direttore sportivo, Giorgio Buffone, è direttamente coinvolto nell'inchiesta. (M. Bel.)

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi