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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2011 alle ore 13:10.

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Decreto sviluppo, le novità allo studio: dallo stop alle ganasce fiscali alla modifica del credito d'imposta per la ricercaDecreto sviluppo, le novità allo studio: dallo stop alle ganasce fiscali alla modifica del credito d'imposta per la ricerca

Sarà rivisto il meccanismo di espropriazione di immobili
L'esecutivo dovrà anche rivedere il meccanismo di espropriazione di immobili, elevando a 20mila euro l'importo sotto il quale non è possibile iscrivere ipoteca o procedere a espropriazione. Se il debitore è proprietario di un solo immobile nel quale abita, l'iscrizione ipotecaria dovrà essere «preceduta dalla notifica di una comunicazione preventiva che assegni al debitore stesso un termine di trenta giorni per effettuare il pagamento, prima che si proceda all'iscrizione del gravame». E ancora, nel calcolo delle sanzioni andranno evitate «forme di anatocismo», cioè gli interessi sugli interessi. In vista, poi, dell'attuazione del federalismo fiscale, la risoluzione chiede al governo di verificare l'opportunità che
Equitalia nella riscossione coattiva dei Comuni si occupi solo di crediti tributari e contributivi, lasciando «le altre entrate» come le multe automobilistiche ai Comuni stessi.

In arrivo modifiche anche sulle "spiagge"
Sul fronte spiagge l'ipotesi sul tappetto passa per la modifica delle norme sul diritto di superficie sugli arenili, finite nel mirino anche dell'Europa. Puntano, invece, allo stralcio, alcuni deputati del Pd ( fra cui Massimo Vannucci e Sergio D'Antoni), che vorrebbero inquadrare le modifiche in un provvedimento più ampio in materia, tenendo conto del fatto che c'é già una proroga al 2015 dell'attuale regime di concessione.

Il Pd chiede la modifica sul credito d'imposta per la ricerca
Tra le altre proposte del Pd anche una modifica al credito d'imposta su ricerca, investimenti e occupazione (per «renderli veri mentre quelli previsti nel decreto sono solo spot inutili») e altri emendamenti punteranno a rafforzare la trasparenza per gli appalti sotto la soglia di gara (rotazione delle imprese, aumento del loro numero, maggiore pubblicità) e a sopprimere la misura che consente la utilizzabilità del regime fiscale del paese di origine se in Italia viene spostata solo la direzione di una azienda (al momento é possibile in caso di trasferimento dell'azienda). Infine, oltre alla eliminazione della modificabilità unilaterale dei contratti da parte delle banche, il Pd chiede di aumentare la soglia di rinegoziabilità dei mutui.

L'Idv vuole sopprimere la Fondazione per il merito
Sempre in tema di appalti Francesco Barbato (Idv) chiede maggiori tutele per i diritti dei lavoratori nei subappalti, per contrastare, in particolare, «il boom di società cinesi, con manodopera pagata sottocosto, ma che danneggia fortemente le società italiane». Accanto a questo, l'Idv proporrà la soppressione della Fondazione per il merito («è intollerabile mettere la scuola pubblica sotto un organismo privato») e l'Agenzia per le risorse idriche per evitare, tra l'altro, un rischio di vacatio tra la gestione Conviri e quella della nuova Agenzia. «Al Sud agendo sulla sburocratizzazione - ha detto Barbato - si devono eliminare gli intrecci fra politica e criminalità che creano una fuga delle imprese sane intenzionate a portare capitali nel Mezzogiorno».

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