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Questo articolo è stato pubblicato il 04 giugno 2011 alle ore 11:18.

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Allarme rientrato a Merano dopo che stamane si era diffusa la notizia di un primo caso sospetto di batterio Escherichia Coli in un turista tedesco ricoverato per problemi intestinali (leggi come difendersi). Si tratta di un turista tedesco, ricoverato all'ospedale di Merano, con problemi intestinali. Ma le prime analisi svolte sul paziente hanno escluso che si tratti dell'infezione che sta imperversando nel Nord della Germania.

Rientrato l'allarme nell'ospedale di Merano
A diffondere stamane la notizia del primo caso sospetto in Italia di Escherichia coli era stato il quotidiano in lingua tedesca «Dolomiten». Ma l'ospedale di Merano aveva poi smentito l'allarme precisando che il paziente, un turista tedesco giunto da pochi giorni in provincia di Bolzano, era stato ricoverato nel reparto di Medicina e non in quello delle Malattie Infettive, perché gli esami di laboratorio avevano escluso un'infezione da Escherichia coli enteroemorragica. «Le analisi effettuate finora escludono che si tratti del batterio killer», aveva chiarito poi il vicedirettore sanitario dell'ospedale di Merano, Pierpaolo Bertoli, il quale aveva precisato che l'infezione che ha colpito il turista tedesco, attualmente ricoverato all'ospedale meranese, era stata provocata da un agente diverso e meno pericoloso.

La procura di Firenze dispone autopsia dopo morte sospetta
Intanto, però, la procura di Firenze ha disposto l'autopsia su una donna di 62 anni morta la notte scorsa poche ore dopo che la guardia medica le aveva diagnosticato una gastroenterite. In attesa dell'esame autoptico, l'Asl di Firenze ha spiegato che «al momento niente fa pensare a una correlazione con il batterio killer». L'esame verrà effettuato in giornata all'Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi e in serata si dovrebbe sapere se il decesso è legato all'emergenza scoppiata in Europa.

Fazio: chieste verifiche a Germania su imballaggi
Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, è tornato stamane sulla vicenda del batterio killer a margine della visita di Xi Jinping, vicepresidente della Repubblica popolare cinese, e ha annunciato di aver chiesto al Governo tedesco di condurre delle verifiche sugli imballaggi degli alimenti. «Il veicolo del batterio è ancora sotto studio - ha detto Fazio - abbiamo chiesto alla Germania di fare indagini specifiche sulle forme di confezionamento perchè sembrerebbe più trasversale che non riferito ad un singolo alimento». Il riferimento del ministro è al fatto che il batterio che ha provocato diversi morti in Germania è stato isolato in cibi diversi tra loro e dunque non solo cetrioli e verdure.

Le rassicurazioni del ministro: situazione sotto controllo
Il Governo comunque resta tranquillo e prosegue con le raccomandazioni. «Voglio ribadire che i nostri cibi e le nostre verdure sono sicuri - ha aggiunto Fazio -, laviamo sempre i cibi e le mani, dovremmo sempre farlo. Comunque non abbiamo problemi, la nostra sanità è sotto controllo, le nostre strutture sono allertate». Il ministro non esclude la possibilità che ci siano italiani contagiati: «Se prima o poi ci sarà qualche italiano che è stato nella zona di Amburgo - ha detto - e che avrà la malattia non ci dovremo stupire. Comunque è una malattia circoscritta ad una zona, come avvenuto con altre malattie in passato». Sulla tipologia del batterio il ministro ha spiegato che non è una mutazione: «Si tratta di una normale ricombinazione di batteri che formano forme nuove che hanno più tossicità mentre noi abbiamo meno anticorpi».

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