Romani: «Da oggi le Poste funzionano». La Procura di Roma apre un'indagine sui disservizi

Disservizi alle Poste

La situazione alle Poste sta tornando alla piena normalità. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, nel corso del Question time alla Camera, specificando che «stamattina ci sono state 6 milioni di transazioni e a fine giornata ne sono previste circa 8 milioni. La situazione è tornata alla regolarità, anzi meglio di prima quando le transazioni medie giornaliere erano in media 6,5 milioni». Il ministro ha quindi confermato che il ministero «ha predisposto l'avvio di una attività straordinaria di verifica ispettiva sui disservizi».

Intanto oggi la Procura di Roma, su iniziativa del procuratore capo Giovanni Ferrara, ha aperto un fascicolo d'indagine, al momento senza indagati né ipotesi di reato. Obiettivo: verificare se i disservizi nel funzionamento del sistema informatico delle Poste registrati da cinque giorni a questa parte siano frutto di comportamenti o azioni penalmente rilevanti. L'inchiesta è stata affidata al procuratore aggiunto Nello Rossi, coordinatore del pool di magistrati che si occupano di reati informatici, che ha delegato alla Polizia postale ogni accertamento.

Gli inquirenti dovranno vagliare ogni possibile ipotesi, da quella, avanzata oggi in un'intervista dall'ad Massimo Sarmi (leggi l'intervista), di un disservizio legato al cattivo funzionamento del nuovo software fornito a Poste Italiane dall'Ibm, a quella di un possibile accesso abusivo nel sistema informatico di Poste al fine di sabotarlo. A seconda delle cause del disservizio gli inquirenti potrebbero valutare le ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio o di danneggiamento. Al momento il fascicolo di indagine é composto solo da articoli di stampa.

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