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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2011 alle ore 18:31.

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I sondaggi sono a favore di Nuova Democrazia, il partito di opposizione in Grecia che sabato ha raggiunto il 31% dei sostegni contro il 27% del Pasok, il partito di governo che ha perso cinque punti in un mese. E il nuovo leader di Nuova Democrazia, Antonis Samaras, ha superato il premier Papandreou in popolarità personale per la prima volta dalle elezioni del 2009.

Samaras punta a un gioco pericoloso ricorrendo alla carta del populismo: si è opposto al piano di austerità voluto dalla Ue e dall'Fmi chiedendo addirittura che vengano abbassate le tasse in un momento in cui il paese deve privatizzare e cioè vendere i gioielli di famiglia per cercare di pagare un debito pubblico che viaggia al 150% del Pil. Una proposta irresponsabile.

Jean-Claude Juncker presidente dell'eurogruppo, José Barroso, presidente della commissione Ue e il premier francese François Fillon hanno invitato Antonis Samaras nel corso di alcuni incontri svoltisi in settimana ad sostenere il piano di austerità da 6,8 miliardi per il 2011 e di altri 22 miliardi fino al 2015 per evitare guai peggiori al paese. Secondo fonti ufficiose provenienti da Parigi Samaras avrebbe confidato, nel corso di un incontro svoltosi mercoledì scoso nella capitale francese, al premier Fillon di chiedere la riduzione delle imposte solo a fini elettorali, ma di stare tranquilli che appena preso il potere si guarderà bene dal ridurle davvero.

La politica è l'arte del possibile ma Samaras, erede politico dell'ex premier greco Costas Karamanlis che ha preso il paese con 160miliardi di debiti e lo ha riconsegnato dopo quattro anni con 300 miliardi di debiti, forse non si è ancora reso conto che sta mettendo a rischio la credibilità di Atene e quella dell'euro. È davvero da irresponsabili giocare con il fuoco (greco) in un momento in cui per raccogliere facili consensi si fa del populismo con la segreta intenzione di mettere in difficoltà il governo in carica alle prese con la peggiore crisi dal dopoguerra.

In questo momento Samaras, esponente del centro-destra e del maggior partito d'opposizione, dovrebbe fare fronte comune con George Papandreou e una volta superata l'emergenza economica candidarsi, ma solo allora, a prendere il posto del leader socialista. Altrimenti rischia di trovarsi a gestire le macerie di un paese distrutto.

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