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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2011 alle ore 12:22.

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Le banche francesi sarebbero favorevoli in linea di principio a un roll-over - un differimento - su base volontaria del debito della Grecia. Lo scrive il Financial Times citando due fonti vicine al negoziato. «Le banche francesi sono d'accordo in linea di principio a sottoscrivere nuove emissioni di titoli di debito pubblico della Grecia per rimpiazzare i bond in scadenza, praticamente rinnovando gli impegni attuali, a condizione che tutti i creditori facciano lo stesso», scrive il quotidiano finanziario sottolineando che una tale «mossa» viene «incoraggiata da Parigi» e che le banche francesi sono fra le più esposte al debito greco.

Gli istituti transalpini non sono gli unici a preoccuparsi della situazione in Grecia e dei debiti periferici dell'Eurozona. La scorsa settimana l'istituto spagnolo Santander ha avuto problemi nel collocare un covered bond "coperto" da prestiti emessi da municipalità spagnole. Segnale che nell'area Pigs la situazione resta tesa.

Merkel: la Germania non ha altra scelta che aiutare i Pigs
La Germania non ha altra scelta che aiutare i Paesi dell'eurozona in crisi per non compromettere la ripresa dell'economia tedesca. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel in un messaggio video.

Alla domanda se la crisi del debito nell'eurozona possa minacciare la ripresa economica tedesca, Merkel ha risposto «se non interveniamo nel modo giusto, cosa che potrebbe anche accadere, ma è esattamente quello che vogliamo evitare».

«E per questo diciamo che non possiamo consentire una bancarotta incontrollata di un Paese e che invece dobbiamo capire come possiamo aumentare la competitività dei Paesi in difficoltà e dare la possibilità di ridurre il debito. Dobbiamo evitare di fare qualcosa che possa mettere a rischio la ripresa globale e, di conseguenza, quella della Germania».

La posizione della Germania
Ieri il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble ha detto che per i titolari delle obbligazioni private sarà «inevitabile», dunque non solo volontario, partecipare al salvataggio e sopportare maggiori rischi in caso di default greco o di ristrutturazione del debito. Le richieste della Germania di un coinvolgimento degli investitori privati nella crisi greca sono state però scoraggiate nei giorni scorsi dalla Banca centrale europea, a meno di una volontarietà di banche e fondi, dunque più in linea con la posizione francese. L'istituto di Francoforte ha tuttavia comunicato che, in caso di ristrutturazione del debito greco, non accetterà bond ellenici come garanzia.

Alle parole della Germania ha risposto Jürgen Stark, membro del Comitato esecutivo e capo-economista della Bce. «È necessario porre fine alle discussioni sterili e dedicarsi ai problemi veri» e cioè «attuare il programma deciso con la Grecia». Parlare in continuazione della ristrutturazione del debito greco rappresenta una «distrazione» dagli sforzi per applicare veramente il piano di riforme in Grecia che, se applicate in pieno, renderanno superflue altre opzioni. Martedì è attesa una riunione dell'Eurogruppo.

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