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Questo articolo è stato pubblicato il 13 giugno 2011 alle ore 14:02.
Via libera a larga maggioranza - otto sì, un'astensione - ai palinsesti autunnali da parte del consiglio di amministrazione Rai. Poche le modifiche rispetto a giovedì scorso, quando la maggioranza aveva deciso di disertare la riunione sottolineando l'esigenza di maggiore pluralismo, in particolare su Rai3. I programmi di punta della terza rete sono tutti confermati ed ora l'attenzione si sposta sui contratti dei conduttori in scadenza. Su quello di Fabio Fazio, in primo luogo, che in una lettera a Repubblica ha sottolineato le difficoltà di lavorare nella tv pubblica e minacciato di spostare i suoi programmi su un'altra rete.
Il pensiero va naturalmente a La7, che avrebbe messo gli occhi non solo su Michele Santoro, ma proprio sul conduttore savonese. E nella rete di TiMedia attenderebbero gli sviluppi delle trattative in casa Rai, prima di mettere a punto i palinsesti, che saranno presentati il 23 giugno a Milano. Nel corso del cda di Viale Mazzini, il dg Lorenza Lei avrebbe espresso disappunto per la lettera di Fazio, spiegando che la trattative sono in stato avanzato e rassicurando sulla conferma del cast di "Che tempo che fa" della passata stagione. Il presidente Paolo Garimberti, dopo il lavoro di mediazione svolto giovedì scorso che avrebbe costretto i consiglieri a uscire allo scoperto, avrebbe espresso soddisfazione per la conferma dei programmi di punta di Rai3, assicurando che monitorerà la trattativa per i rinnovi dei contratti.
Nella sua lettera, Fazio, rivelando di aver scritto anche al dg senza avere risposta, pone come condizione essenziale per la prosecuzione del suo rapporto con l'azienda pubblica il rispetto della sua libertà editoriale, oltre alla conferma dei collaboratori come Luciana Littizzetto, Massimo Gramellini e Roberto Saviano. La lettera ha scatenato l'immediata reazione del leader del Pd Pierluigi Bersani. «Chi toglierà valore all'azienda pubblica - avverte - pagherà di tasca propria. Lo prendo come impegno mio e del mio partito». La riforma della Rai, rilanciata da Bersani nei giorni scorsi, è appoggiata anche dal portavoce dell'Idv, Leoluca Orlando, che pone come elemento centrale «la difesa della libertà di informazione». Invita ad «ascoltare le voci dei maggiori protagonisti dei programmi di approfondimento» il capogruppo Udc in Vigilanza, Roberto Rao.
Il via libera ai palinsesti è arrivato con otto voti a favore e un solo astenuto, Antonio Verro. Il consigliere di maggioranza, escludendo che ci sia un veto da parte sua su alcuni personaggi televisivi, parla di «un'occasione mancata per tentare di rinnovare le formule editoriali dei programmi di approfondimento». Il resto della maggioranza in cda ha dato il suo via libera, pur mettendo per iscritto la richiesta di maggior pluralismo. Il consigliere di minoranza Giorgio Van Straten si aspetta, invece, che «entro poche ore il dg proceda alla definizione dei contratti», mentre il collega Nino Rizzo Nervo avverte che il servizio pubblico non può «introdurre alcuna norma contrattuale che limiti l'autonomia editoriale e creativa di autori e conduttori».
In scadenza ci sono anche i contratti di Giovanni Floris, Milena Gabanelli e Serena Dandini. Le trattative vanno avanti, ma proseguirebbero più a livello di uffici competenti che di direzione generale. Oltre che sui rinnovi, l'attenzione si sposta anche sulle nomine slittate nelle ultime settimane per l'urgenza di approvare i palinsesti e per l'assenza di un accordo tra i consiglieri. Dell'argomento si potrebbe discutere nel prossimo consiglio di amministrazione, in programma giovedì alle 10.30, ma si attende la definizione dell'ordine del giorno. In ogni modo è improbabile che si arrivi già in settimana ad un via libera del pacchetto. (Ansa)
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